L’Information Technology al centro di un vera strategia di crescita nazionale e non soltanto una commodity, l’idea di una cabina di regia unica che possa valorizzare le straordinarie risorse messe a disposizione dal Recovery fund trasformandolo in uno strumento per la ripresa e la resilienza, con un focus particolare sulle cosiddette “twin transitions” – verde e digitale – per le quali la Commissione europea ha posto specifici vincoli nel finanziamento dei relativi piani nazionali. Sono questi i punti nodali sviscerati da Tt4r, il white paper nato dall’iniziativa di Flavia Marzano, Digital Strategy Consultant, Vice President di Roma Startup e di Eutopian oltre che socia fondatrice di Stati Generali dell’Innovazione.
Una serie di proposte per la trasformazione digitale
“Credo che ciascuno di noi abbia la responsabilità civile di contribuire in prima persona al dibattito acceso dal programma NextGenerationEu, una straordinaria opportunità per accelerare la ripresa in Europa”, spiega in una nota Marzano. “Quando ho lanciato la mia idea di un think tank orizzontale, libero e liberamente accessibile, ha subito ricevuto la calorosa partecipazione di numerose prestigiose firme, che hanno voluto mettere la proprie competenze e la propria esperienza al servizio del bene comune”.
Senza alcuna pretesa di esaustività, e con la prospettiva di pubblicare versioni successive anche per aggiornamenti tecnologici e normativi, Tt4r offre un ampio quadro delle esigenze e dei relativi strumenti per la trasformazione digitale del Paese in modo da rendere più facili le definizioni delle Linee programmatiche sia al decisore politico (nazionale e locale) che tecnico. Tutte le proposte evidenziate appartengono all’ambito della trasformazione digitale, avvertita nel suo complesso come una priorità strategica per il Paese e la cui urgenza è apparsa ulteriormente rafforzata dalla obiettiva constatazione di numerose difficoltà emerse proprio in occasione della recente emergenza.
Le proposte del Think Tank vengono presentate all’interno ampio ventaglio di possibili interventi tecnici che potrebbero essere realizzati nel quadro delle iniziative pubbliche volte a favorire la ripartenza del Paese anche grazie alle risorse del Recovery Fund, e sono suffragate da studi di fattibilità e relativi costi.
“Il nostro interesse non era certamente quello di una mera analisi speculativa dei possibili ambiti di azione della ricostruzione post-covid”, dichiara Davide Lamanna, Cto di Binario Etico, “ ma quanto invece offrire un supporto concreto, funzionale e applicabile, per chi ha l’onere e l’onore di guidare i processi di trasformazione che il Recovery Fund rende oggi necessari e possibili, verso una piena autonomia digitale”. Il White Paper è gratuito e liberamente consultabile, disponibile in creative commons, cliccando qui.