Una trentina di pagine e sei macro-missioni. Si compone così il primo schema delle linee guida per il Recovery Plan italiano che verrà presentato per la prima volta nella riunione del Ciae (Comitato Interministeriale per gli Affari Europei), prevista domani mattina a Palazzo Chigi. Le sei missioni inserite nella bozza riguardano: digitalizzazione e innovazione; transizione ecologica; salute; infrastrutture nel segno della sostenibilità; istruzione e ricerca; inclusione sociale e territoriale.
In ballo ci sono i 209 miliardi del Next Generation Eu tramite in quali il governo punta a raddoppiare il tasso di crescita e di aumentare di 10 punti il tasso di occupazione.
Ecco i 6 cluster di intervento:
- Digitalizzazione e innovazione. Le Linee guida prevedono la digitalizzazione della PA, il completamento della rete nazionale in fibra ottica e interventi per il roll out delle reti 5G.
- Transizione ecologica e Green Deal. Gli obiettivi sono la decarbonizzazione dei trasporti, il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici pubblici; la gestione integrata del ciclo delle acque; gli investimenti in economia circolare. La strategia va inserita in un contesto dove l’inquinamento dei centri urbani resta elevato e il 3% popolazione vive in aree dove gli standard europei di tossicità dell’aria sono oltre i limiti.
- Mobilità sostenibile. Il documento fa riferimento al completamento dei corridoi TEN-T di cui fa parte la Torino-Lione. Focus sull’alta velocità ferroviaria e lo sviluppo delle reti autostradali con ponti e viadotti. Sul tavolo anche investimenti nella mobilità urbana sostenibile.
- Istruzione, formazione e ricerca. Digitalizzazione dell’istruzione, lotta all’abbandono scolastico, politiche mirate ad aumentare il numero dei laureation cui l’Italia non spicca. Infine cablaggio in fibra ottica di scuole e università. Queste le azioni chiave.
- Equità e inclusione sociale e territoriale. Nelle linee guida si analizzano gli effetti della crisi globale che ha determinato un aumento della disuguaglianze e che si mira ad arginare con una definzione di una strategia per le politiche attive, oltre al Family Act e a una formazione ad hoc per consentire alle donne di entrare nel mercato del lavoro. Sul fronte inclusione terrioritale riflettori si investimenti di riqualificazione urbana, anche in ottica smart.
- Salute. Digitalizzazione della sanità, con la diffusione del fascicolo sanitario elettronico, e più posti letto in terapia intensiva. Uno specifico investimento, dicono le Linee guida, sarà fatto anche sulle cure e l’assistenza a domicilio per superare “le attuali carenze del sistema delle Rsa”.
“La pandemia ha cambiato molto, di noi e delle nostre abitudini, da tutto ciò che accade dobbiamo prendere gli aspetti positivi – scrive sui social la viceministra all’Economia, Laura Castelli – E la nostra grande sfida è quella di rendere questo Paese più moderno, sostenibile, tecnologico ed efficiente. I presupposti ci sono tutti, e le linee guida del Recovery Plan, che stiamo finalizzando in queste ore, lo dicono chiaramente. I progetti in cantiere ci consentiranno di intervenire per colmare quel divario, sociale e digitale, che, come ha ricordato il Presidente Mattarella, in alcuni contesti è stato accentuato proprio dalla pandemia. Stiamo finalmente cambiando il Paese”.