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Recupero crediti e digitale: Invenium porta in Italia l’instant legaltech

Grazie alla piattaforma messa a punto dalla startup milanese le aziende che esportano potranno avere il quadro di rischio in tempo reale sui crediti impagati oltrefrontiera e mettere in campo le attività di recovery più appropriate

Pubblicato il 07 Feb 2022

Paolo Colombari

Tutelare le aziende italiane che esportano con un sistema innovativo di gestione e salvaguardia del credito export: nasce con quest’obiettivo il servizio di “Instant Legaltech & Credit Management” di Invenium Legaltech, startup milanese nata nel 2019 da una costola di Invenium, storica società specializzata nel recupero crediti in ambito corporate.

Il nuovo servizio consente alle Pmi italiane ed estere  di disporre in pochi minuti, tramite la piattaforma proprietaria ed esclusiva “Mycreditmanager”,  di una radiografia dei molteplici profili di rischio connessi al recupero credito impagato oltrefrontiera, così da ricevere il pricing proporzionato al rischio della specifica attività di recovery, attribuire digitalmente il mandato di gestione e attivare il team di 250 legali e partner presenti in più di 100 Paesi, in tutti i Continenti.

L’idea nasce dalla considerazione che l’export in Italia vale 500 miliardi di euro, cifra pari a un terzo Pil nazionale, mentre tra i Paesi dell’Unione raggiunge i 3mila miliardi di euro e quello tra gli Stati membri e il resto del mondo 2mila miliardi di euro. Il valore dell’export su scala globale, infine, viene stimato in 20mila miliardi di dollari. Numeri da cui emerge con chiarezza che proprio la gestione e la salvaguardia del credito export sono elementi prioritari per sviluppo e internazionalizzazione del sistema produttivo nazionale.

Al centro della missioni di Invenium Legaltech c’è la volontà di coniugare gli elementi di strategia e di cambio di paradigma, dal vecchio concetto di credit recovery a quello di credit life cycle protection, con la piattaforma “Mycreditmanager”. Si tratta di uno strumento basato su un sistema di intelligenza artificiale “che utilizza la blockchain come strumento di notarizzazione e rende ancora più accessibili i servizi di gestione specializzata del credito internazionale – spiega Invenium Legaltech – attraverso la modulazione di una success fee sulle somme recuperate  che diminuisce più le attività di collection si prolungano: una strategia allineata con le esigenze di rapidità ed efficacia degli esportatori”.

Il bouquet dei servizi spazia così dal recupero crediti in Italia e all’estero alla cessione del credito ai servizi di assicurazione e alle possibili garanzie alternative, dalla contrattualistica internazionale alla finanza agevola, dalla tutela dei crediti nella PA italiana alla cessione di quelli deteriorati, dalla Litigation Funding all’M&A al Debt, dal Capital Advisory alla locazione operativa.

La strategia di Invenium Legaltech, membro di Aice (Associazione Italiana Commercio Estero), Assofintech (Associazione per il Fintech e l’Insurtech), Elta (Associazione Europea Legaltech) e Swiss Chamber, si inserisce nei Mega-Trend del Fintech e della digitalizzazione dei servizi legali per il mondo corporate.

“Le Pmi europee – afferma Paolo Colombari (nella foto), ceo di Invenium Legaltech – sono 24 milioni, pari a oltre il 98% del totale e rappresentano i 2/3 della forza lavoro e il 60% del Pil dell’Ue. La nostra proposta innova in modo originale e disruptive il settore della gestione crediti dedicata al mondo Corporate, supportando principalmente gli esportatori italiani ed esteri, ma anche le aziende che operano in ambito nazionale, con una piattaforma intelligente e un team internazionale. Imprese ed esportatori chiedono rapidità, semplicità ed accessibilità dei servizi: Mycreditmanager fornisce un’analisi chiara e approfondita sui profili di complessità connessi ai crediti non-performing, avviando subito attività di recupero worldwide, e sostenendo l’azienda nella tutela legale ma anche assicurativo-finanziaria, attraverso partnership nell’area Fintech e Insurtech. Uno strumento per il sistema produttivo ma anche per il comparto bancario e finanziario: tutelare gli esportatori – conclude – vuol dire infatti salvaguardare l’equilibrio degli intermediari bancari e finanziari che li supportano nello sviluppo”.

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