Reddito di cittadinanza (Rdc) ai nastri di partenza. Da oggi è online il sito dedicato alla misura da 7 miliardi che coinvolgerà 5 milioni di persone appartenenti a 1.375.000 famiglie.
Fino al 6 marzo – data a partire dalla quale si potrà fare domanda per il sussidio – sarà di un sito informativo grazie al quale gli utenti potranno raccogliere tutti le informazioni su come accedere all’Rdc.
Insieme al sito è presentata anche la card, stampata da Poste Italiane, tramite cui le risorse saranno erogate. L’assegno di cittadinanza si compone di due somme: fino a 500 euro di integrazione al reddito e un contributo per l’alloggio (zero se si vive in casa di proprietà, 150 euro se si paga un mutuo, 280 euro se in affitto).
“Stiamo rispettando il crono programma, è stato un lavoro di squadra – ha detto il vicepremier e ministro al Lavoro e Sviluppo economico, Luigi Di Maio – Dal 6 marzo al 31 marzo si può fare la domanda per accedere al reddito di cittadinanza da aprile”. Mese a partire dal quale sarà messa a disposizione anche la card di Poste. Di Maio ha ricordato alcuni dei requisiti per ottenere il reddito di cittadinanza: “Isee non oltre 9360 euro l’anno, residenti in Italia da 10 anni, patrimonio finanziario non superiore a 6 mila euro. Poi ci sono i doveri, e al centro ci sono le imprese, il reddito lo abbiamo costruito intorno alle imprese”.
“Le imprese possono arrivare ad avere fino a 18 mesi di sgravi, pari al Reddito che stava prendendo la persona che viene assunta – ha spiegato il ministro – Se le aziende vogliono assumere e vogliono risparmiare potranno farlo proponendo un patto di formazione e di inserimento lavorativo”, ha aggiunto. La domanda e l’offerta di lavoro “non si sono mai incrociate, noi istituiremo un software unico e un sistema di incentivi che creerà l’incrocio tra domanda e offerta”.
“Noi ci aspettiamo più domande di chi ha diritto al reddito ma tutti quelli che vogliono fare domanda online coglieranno l’occasione per avere un’identita’ digitale e ci servirà per i prossimi anni per altri servizi della PAe per l’identità digitale sempre più diffusa”, ha sottolineato.
“Io sono orgoglioso del reddito di cittadinanza, lo è tutto il governo, ma lo sono soprattutto gli italiani, non solo la platea dei beneficiari – ha fatto eco il premier, Giuseppe Conte – È una misura di equità sociale, progettata in maniera corale, complessa, su cui abbiamo faticato tanto. Abbiamo studiato misure simili in Europa e anche fuori dall’ambito della Ue e abbiamo cercato di fare di meglio. Speriamo ora, come noi abbiamo studiato misure di altri, che qualcuno possa studiare la nostra”.
Il governo stima di “iniettare” inietteremo 8 miliardi di euro nell’economia reale. “Questo vuol dire che non è una misura assistenzialistica, che è una misura che dà fiducia e chiede di impegnarsi per dei doveri soprattutto sul fronte della formazione – ha puntualizzato Di Maio – In un periodo storico in cui i lavori stanno cambiando alla velocità della luce la formazione sarà al centro dei prossimi anni”.
Cos’è il reddito di cittadinanza
Il Reddito di cittadinanza (Rdc) è concepito quale misura di inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro e di contrasto alla povertà, alla diseguaglianza e all’esclusione sociale, volta a favorire la promozione delle condizioni che rendono effettivo il diritto al lavoro e alla formazione. Il Rdc assume la denominazione di Pensione di cittadinanza per i nuclei familiari composti esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni, adeguata agli incrementi della speranza di vita.
Come richiederlo
La richiesta del reddito di cittadinanza dovrà essere presentata agli uffici postali utilizzando il modello che verrà messo a disposizione dall’Inps; la domanda potrà essere inviata online dal sito Internet del Rdc (serve avere Spid) o anche rivolgendosi ai centri di assistenza fiscale convenzionati con l’Inps. All’atto della domanda bisognerà presentare anche la Dsua fini Isee. Una volta ricevuta la domanda l’Inps ha tempo 5 giorni per valutare il possesso dei requisiti richiesti utilizzando le banche dati a disposizione; in caso di accettazione della richiesta, il beneficio economico sarà erogato attraverso la carta RdC. Si tratta di una carta acquisti realizzata da Poste italiane con un limite di prelievi in contanti di 100 euro al mese e con l’obbligo di spendere tutto il contributo entro il mese dell’erogazione; sono vietate, inoltre, le spese per beni e servizi riferiti al gioco d’azzardo o che portano alla ludopatia.
Chi può beneficiarne
I beneficiari del Rdc e i relativi requisiti reddituali e patrimoniali per accedere al beneficio prevedono il possesso di un Isee inferiore a 9.360 euro, un valore del patrimonio immobiliare non superiore a 30.000 euro, un valore del patrimonio mobiliare, come definito a fini ISEE, non superiore a una soglia di euro 6.000, accresciuta di euro 2.000 per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino ad un massimo di euro 10.000, incrementabile di ulteriori euro 1.000 per ogni figlio successivo al secondo; fermo rimanendo che i predetti massimali sono ulteriormente incrementati di euro 5.000 per ogni componente con disabilità. Un valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di 6.000 euro annui moltiplicata per uno specifico parametro della scala di equivalenza. Altre disposizioni riguardano la non disponibilità di autoveicoli, motoveicoli, navi e imbarcazioni da diporto. Viene inoltre prevista la compatibilità del Reddito di cittadinanza con la NASpI e con altre forme di sostegno al reddito. Per la Pensione di cittadinanza, i requisiti di accesso e le regole del beneficio economico sono le medesime del Rdc.
Quanto e per quanto tempo
Il beneficio sarà compreso tra i 480 e i 9.360 euro annui, in considerazione degli specifici parametri già indicati. Decorre dal mese successivo a quello della richiesta ed è riconosciuto, fermo rimanendo il possesso dei requisiti, per un periodo continuativo non superiore ai diciotto mesi. Può essere rinnovato, previa sospensione di un mese. La sospensione non opera nel caso della Pensione di cittadinanza. Il Rdc viene riconosciuto dall’INPS ed è erogato tramite la Carta Rdc. Ai suoi beneficiari sono estese le agevolazioni relative alle tariffe elettriche e quelle riguardanti la compensazione per la fornitura di gas naturale riconosciute alle famiglie economicamente svantaggiate.
Il reinserimento lavorativo
Si introduce un meccanismo volto a garantire l’inserimento o il reinserimento del beneficiario del Rdc nel mondo del lavoro, attraverso un percorso personalizzato che potrà riguardare attività al servizio della comunità, riqualificazione professionale, completamento degli studi, nonché altri impegni individuati dai servizi competenti finalizzati all’inclusione sociale e all’inserimento nel mercato del lavoro. In particolare, il beneficiario dovrà sottoscrivere il Patto per il Lavoro o per l’Inclusione sociale, partecipare alle specifiche iniziative formative previste e non potrà rifiutare le offerte di lavoro proposte dai Centri per l’impiego in base a specifici requisiti di distanza e di durata del periodo di disoccupazione.
Le sanzioni
Si prevedono sanzioni nei casi in cui vengono forniti, con dolo, dati e notizie non rispondenti al vero nel corso della procedura di richiesta del Rdc. Le pene prevedono la reclusione da due a sei anni, oltre alla decadenza dal beneficio e al recupero di quanto indebitamente percepito, comunque disposti anche in assenza di dolo. In caso di dolo, il Rdc non potrà essere nuovamente richiesto, se non decorsi dieci anni dalla richiesta che ha dato luogo alla sanzione. Si prevede altresì la decadenza dal beneficio quando vengono meno alcune condizioni riguardanti gli adempimenti.
Gli incentivi alle imprese
Sono introdotti incentivi per le imprese che assumono il beneficiario di Rdc a tempo pieno e indeterminato, sotto forma di esoneri contributivi, nonché per i beneficiari che avviano un’attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o una società cooperativa entro i primi 12 mesi di fruizione.