L’Unione europea dovrebbe nominare un “Mr antipirateria"
per difendersi dagli attacchi degli hacker su internet. È quanto
propone il commissario Ue ai Media, Viviane Reding, in un messaggio
pubblicato sul suo sito in occasione di una conferenza ministeriale
a Tallinn. «L’Europa ha bisogno di un “Mr cyber-sicurezza”
così come ha un “Mr politica estera”» sostiene la Reding,
chiedendo che «abbia l’autorità di agire immediatamente in caso
di attacchi di pirati informatici» coordinando la risposta Ue, e
incaricato di sviluppare piani di sicurezza per rafforzare le
difese contro gli hacker. «Continuerò a lottare affinché questo
incarico venga istituito al più presto possibile», promette il
commissario.
Secondo il commissario «un’interruzione di un mese di internet
in Europa o negli Usa comporterebbe perdite economiche di almeno
150 miliardi di euro». La Reding ricorda che dalla rete dipende il
funzionamento di servizi essenziali come la distribuzione di
energia e acqua, i servizi bancari, il traffico stradale e aereo.
Sulla base dei recenti esempi in Estonia, Lituania e Georgia,
l’esecutivo Ue parla di una «probabilità dal 10% al 20%» di un
attacco informatico contro le reti internet dell’Ue nei prossimi
dieci anni.
«Gli attacchi cibernetici non è sono più un gioco o una
dimostrazione di intelligenza e curiosità, sono diventati uno
strumento nelle mani del crimine organizzato, un modo per ricattare
le aziende e le organizzazioni, per sfruttare la debolezza delle
persone ma anche uno strumento di politica estera e militare, e a
livello globale una sfida alla democrazia e all’economia»,
sottolinea la Reding.
Secondo il commissario Ue «fino ad ora i 27 Stati membri dell’Ue
sono stati piuttosto negligenti» sul tema della sicurezza
informatica, visto che l’Agenzia per la sicurezza della rete e
delle informazioni (Enisa) rappresenta per ora solo una piattaforma
per lo scambio di informazioni e non «il quartier generale europeo
di difesa contro gli attacchi cibernetici». Il problema della
pirateria informatica – su cui i Ventisette, la Commissione e gli
esperti discuteranno a Tallinn fino a domani – è stato affrontato
anche a livello della Nato, che dopo gli attacchi del 2007 contro
l’Estonia (attribuiti alla Russia da Tallinn) ha istituito un
centro di sorveglianza nella capitale estone.