Le Regioni e le Province autonome hanno speso nel 2008 poco più di
1,12 miliardi di euro in beni e servizi per l’Ict. E’ il dato
che emerge dal primo rapporto
stilato da Assinter (l’associazione delle società per
l’innovazione tecnologica nelle Regioni) secondo cui le sole
Regioni e Province autonome che possiedono o controllano società
in house la spesa complessiva è stata pari a 733 milioni di euro.
Nello specifico il fatturato complessivo di queste aziede è pari a
780 milioni di euro. "Nel triennio 2006-2008 si osserva un
incremento di fatturato del 4,91%", precisa il testo.
“Lo sviluppo e la gestione dei sistemi informativi interni pesa
il 37% del totale – si legge nel report -. Il rimanente 63% è
distribuito tra spesa IT per la Sanità e per interventi
indirizzati agli enti locali o a favore di imprese e
cittadini”.
Altro dato interessante riguarda le previsioni di spesa per il
2009. Stando ai numeri di Assinter la spesa delle Regioni è
destinata a crescere dell’8,5% nei prossimi tre anni, arrivando a
quota 1,10 miliardi nel 2011.
“Gli investimenti in nuovi progetti, nel 2009, dovrebbe crescere
di 60 milioni, la grande maggioranza dei quali attribuibili a
regioni del Sud e Isole – spiega la ricerca -. Per il 2010-2012
ci si aspetta una crescita ulteriore degli investimenti, dovuti in
larga parte a gare previste e a progetti cofinanziati con fondi
comunitari”.
Nonostante lo scenario ottimistico permane un elemento di
incertezza sulle risorse finanziarie statali e comunitarie che, in
molti casi, rappresentano la fonte principale di finanziamento
all’innovazione.
In questo senso “è possibile che nel 2009 di debba aggiustare la
ribasso il dato di previsione di spesa Ict, in funzione delle
deleghe che il governo assumerà in materie di ammortizzatori
sociali e quanto prevarrà la componente edilizia all’interno
del piano infrastrutturale”.
Per quanto riguarda le Tlc le previsioni di crescita per il 2009 si
assestano al 6% e riguarderanno due ambiti di intervento:
l’adozione del Voip nelle sedi regionali e provinciali e lo
sviluppo di reti in banda larga.
Quali saranno, invece, le aree prioritarie di intervento da qui al
2011? Al primo posto ci sono progetti nel comparto sanitario volti
ad efficientare i servizi e contenere la spesa come quelli relativi
alla creazione del fascicolo sanitario elettronico e all’adozione
di piattaforme di e-procurement per l’acquisto di beni e servizi.