Contro il terrorismo investire “nella digitalizzazione”. E’ la strada indicata da Matteo Renzi intervistato da Sky Tg 24. “La cyber technology certo non basta, serve la determinazione delle nostre forze di polizia. Ma una banca dati condivisa è un tema che va affrontato”, ha aggiunto.
Il permier è stato categorico sulla questione sicurezza e contrasto al terrorismo: “Escludo nel modo più categorico una modifica costituzionale su questi temi. Non credo che la priorità siano leggi speciali. Non escludo però modifiche normative” per rafforzare l’azione dell’intelligence.
“La legge di stabilità per il 2016 aveva già più soldi del 2015 sulla sicurezza – ha spiegato il premier – Nei prossimi 15 giorni verificheremo se possiamo mettere più denari” ha detto. “La settimana prossima farò una proposta a tutti per un investimento ulteriore non solo di sicurezza ma anche di recupero di determinate realtà”. “Dobbiamo avere il coraggio di non rinchiuderci. È cruciale non cedere all’isteria né cadere nella sottovalutazione – ha ribadito – serve equilibrio” nella reazione al terrorismo internazionale.
Intanto un piano per abbattere droni e neutralizzare la minaccia di attacchi terroristi con velivoli senza pilota è stata annunciato dal prefetto di Roma, Franco Gabrielli, in vista del Giubileo. “Siamo all’interno di una minaccia ma questo non ci deve indurre a un atteggiamento di paura”, ha detto Gabrielli ricordando come “la vicenda parigina ci ha rifocalizzato su target che prima ci sembravano più marginali, nel senso che è aumentato il novero degli obiettivi”. “Stiamo predisponendo un potenziamento dei sistemi di intercettazione» dei droni, ha annunciato, «e nelle condizioni che lo consentiranno, anche di abbattimento”.