“Non vi chiedo di tornare, io non credo alla fuga dei cervelli. I motivi per cui uno lascia il Paese possono essere molti, anche aver trovato l’amore. Ma vi chiedo di aiutarci. Non vi chiedo di tornare perché siete cervelli in fuga, io cambio l’Italia e voi il mondo”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi incontrando allo Yacht club di San Francisco i ricercatori italiani che si sono trasferiti nella Bay area e i fondatori italiani di 150 start up che hanno trovato casa nella città della California.
Ad accompagnare il premier a questo appuntamento c’erano tra gli altri Riccardo Luna, appena nominato “Digital champion” italiano, e Paolo Barberis, fondatore di Dada e attuale animatore dell’acceleratore d’impresa Nana Bianca.
“Faremo di tutto per cambiare l’Italia – ha sottolineato Renzi – Per renderla un paese più semplice, con un mercato del lavoro diverso, con una classe politica che sia dimagrita e di cui non vergognarsi. San Francisco è per molti di voi e noi la capitale del futuro. Il rischio dell’Italia è di avere città straordinariamente belle, ma città del passato. La sfida è trasformare noi stessi, gelosi del passato e innamorati del futuro”.
“Il cambiamento è impossibile con una testa striminzita e ripiegata sul passato – ha detto ancora – Poi è vero che servono le riforme, ma anche le idee: e io sono qui ad ascoltarvi”
Renzi era sbarcato a San Francisco quando in Italia era notte fonda, per iniziare il suo tour che negli Stati Uniti lo sta portando tra l’altro a toccare con mano le eccellenze dell’hi-tech, dell’innovazione e della new economy.
Come primo appuntamento nell’agenda del presidente del Consiglio la cena organizzata dal rettore dell’università di Stanford, John Hennessy, con imprenditori, top scientist e opinion leader della Silicon Valley e della Bay area. Per Apple il premier ha incontrato il Chief financial officer Luca Maestri, e per Amazon il vicepresidente Diego Piacentini e per Cisco System il Chief development officer Mario Mazzola.
In programma oggi la visita a Twitter, dove incontrerà l’ad Dick Costolo, a Yahoo!, dove vedrà Melissa Mayer, e a Google.
Alla cena di San Francisco, alla presenza di due ex segretari di Stato americani, George Shultz e Condoleeza Rice Renzi aveva indirizzato agli invitati un breve saluto, in cui aveva sottolineato l’apertura dell’Italia verso l’innovazione tecnologica: “Ci sono resistenze – aveva detto – ma l’Italia vuole aprirsi, non chiudersi”.
Il soggiorno del presidente del Consiglio negli Stati Uniti durerà in tutto sei giorni, durante i quali Renzi si sposterà anche a New York, dove parteciperà all’assemblea generale delle Nazioni Unite, e poi venerdì a Detroit, per l’incontro con Sergio Marchionne e la visita agli stabilimenti di Fiat Chrysler ad Auburn Hills.
Domani è in programma la tappa di New York City. Renzi parteciperà alla sessione d’apertura della 69esima assemblea generale dell’Onu al palazzo di vetro, in cui il suo intervento è previsto per giovedì. Al vertice sui cambiamenti climatici il premier incontrerà per un colloquio anche l’ex presidente Bill Clinton e sua moglie Hillary, che potrebbe essere uno dei candidati democratici per la prossima corsa alla Casa Bianca.
Sempre per giovedì è in programma un intervento del presidente del Consiglio al Council on Foreign Relations, che il premier incentrerà sui temi economici e sull’occupazione giovanile.