LO SCENARIO

Restyling per Opencivitas: open data aggiornati e pagella a ogni comune

Il portale realizzato da Sose fornisce il fabbisogno standard e la spesa storica per ogni ente locale

Pubblicato il 26 Set 2015

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Una pagella sulle prestazioni dei comuni, grazie a “open data” aggiornati al 2013 (con un trend storico dal 2010), al servizio delle amministrazioni e del cittadino allo scopo di valutarne le performance su viabilità, asili nido, tributi, istruzione, trasporti, rifiuti eccetera. Si tratta dell’ultima versione di Opencivitas che sarà presentata il prossimo 15 ottobre a Bologna in occasione del SCE 2015 (Citizen Data Festival).

Il portale, nato a seguito della riforma per il federalismo fiscale e realizzato da Sose (Soluzioni per il Sistema Economico Spa costituita dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (88%) e dalla Banca d’Italia) in collaborazione con altri enti, consente già ora di accedere a moltissime informazioni sull’erogazione dei servizi da parte dei Comuni delle regioni a statuto ordinario. In altre parole, grazie a un grande lavoro di aggregazione di dati forniti da fonti diverse, sono stati determinati i fabbisogni standard, ovvero il costo “ideale” dei servizi tenuto conto dell’ambiente socio-economico in cui sono erogati. Un elemento, voluto dalla legge sul federalismo fiscale, in base al quale già oggi, vengono suddivisi parte dei contributi del Fondo di solidarietà regionale. A questo fattore, il sito affianca la “spesa storica”, ovvero la spesa realmente sostenuta da ogni ente locale per fornire quel determinato servizio. La differenza tra fabbisogno standard e spesa storica, congiuntamente ai livelli quantitativi delle prestazioni, fornisce l’indicazione della performance di un determinato comune. “Abbiamo messo a punto un sistema molto chiaro – racconta Fabio Basile, responsabile della comunicazione e marketing di Sose – che permette ai Comuni di capire come efficientare. Il ministero dell’Economia in questo modo sta restituendo una serie di informazioni sia agli enti locali stessi che a tutta la cittadinanza. Per spiegare meglio il concetto si deve pensare alle “tabelle millesimali” di un grande condominio-Italia”.

La nuova versione che verrà presentata nei prossimi giorni vuole fare un passo avanti nella valutazione dei dati. Ad ogni servizio è stato attribuito un valore Lqp secondo la logica dello star rating. Questo valore è stato calcolato confrontando, per ogni comune e per ogni servizio, la differenza tra la spesa storica e il fabbisogno standard aggiungendo la differenza tra i servizi offerti e il livello standard di servizi. Per completare l’analisi sarà fornito un performance score globale: un punteggio sintetico da assegnare ad ogni comune, frutto dell’analisi dei valori dei livelli quantitativi delle prestazioni calcolati per ciascun servizio, in una scala da 0 a 10. Il risultato sarà inoltre rappresentato in una mappa delle performance suddivisa in 4 quadranti in cui sarà possibile valutare l’ente in funzione del suo posizionamento.

Inoltre, la nuova release prevede la definizione, per ogni comune, del peso di ciascun gruppo di variabili nella determinazione del fabbisogno standard. In totale concorrono alla determinazione dei fabbisogni standard 122 variabili ripartite in 13 gruppi omogenei. Ad oggi, è stato assegnato un peso (percentuale) ad ogni variabile nella determinazione del fabbisogno complessivo e dei singoli servizi evidenziando, in questo modo, le principali determinanti dei fabbisogni standard. Infine, nella nuova versione i dati attualmente disponibili su OpenCivitas saranno integrati con i dati relativi alle forme associative dei Comuni. Sarà possibile avere una panoramica sulle tipologie e numerosità, sarà possibile suddividere le forme associative per servizio e valutarne la distribuzione sul territorio.

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