Ricavi e proventi operativi a 39,7 milioni di euro, rispetto ai 34,2 milioni del primo trimestre 2020 (+16%); Ebitda a 12,4 milioni milioni rispetto ai 10,1 milioni di euro del primo trimestre 2020; risultato operativo (Ebit) pari a 2,3 milioni di euro rispetto ai 3,2 milioni dell’analogo periodo dell’esercizio precedente (valore che non includeva i maggiori ammortamenti di Purchase price allocation, Ppa, in quanto nel primo trimestre dello scorso anno tale attività era ancora in corso). E ancora, utile netto a 1,1 milioni di euro (€2,3 milioni al netto della Ppa e dei relativi effetti fiscali) rispetto a €2,3 milioni registrati nel primo trimestre 2020 (-53%).
Sono i dati al cuore del resoconto intermedio di gestione al 31 marzo di Retelit, leader italiano nell’infrastruttura in fibra ottica e nei progetti per la trasformazione digitale (quotato al Mercato telematico azionario, segmento Star, e proprietario di una rete con 18 data center dislocati sul territorio nazionale), approvato nei giorni scorsi dal consiglio di amministrazione. Il documento, rispetto ai dati comparativi al primo trimestre 2020, include i risultati di Brennercom, entrata a far parte del gruppo dallo scorso 1 luglio, e non include i valori delle controllate americane per effetto dell’accordo di cessione siglato nel corso del primo trimestre 2021.
Confermata la guidance 2021
Il rapporto rivela che ricavi, Ebitda ed Ebit si sono posizionati rispettivamente in linea e in crescita del 3,5% e dell’1,2% rispetto al primo trimestre 2020 proformato, tenendo conto del consolidamento di Brennercom e della cessione di Pa Usa.
Il resoconto mette in luce, in particolare, che i ricavi dell’attività caratteristica sono pari a €38,7 milioni rispetto a €33,7 milioni dello stesso periodo del 2020 e sono così ripartiti: ricavi Enterprise & Government pari a €24,4 milioni (63%) e ricavi Wholesale pari a €14,3 milioni (37%).
Il Cash Ebitda è pari a €9,4 milioni, rispetto ai €7,6 milioni del primo trimestre 2020, mentre al netto della Ppa, il risultato operativo si attesterebbe a €3,9 milioni.
La posizione finanziaria netta è negativa per 143,1 milioni rispetto a quella negativa per 126,9 milioni al 31 dicembre 2020. Al primo trimestre 2021, inoltre, gli investimenti complessivi ammontano a 4,6 milioni rispetto a 4,8 milioni del primo trimestre 2020. Confermata la guidance 2021, con fatturato atteso tra 173 e 188 milioni, un Ebitda tra i 58 e 64 milioni.
“Confidiamo in una crescita continua anche alla luce del Pnrr”
“Nel primo trimestre 2021, Retelit ha continuato a sviluppare le principali linee di business conseguendo le prime sinergie derivanti dal processo di integrazione delle due realtà recentemente acquisite -commenta il presidente Dario Pardi -. Forti di una nuova governance che riunisce attori focalizzati sul mercato di riferimento in Italia e all’estero, siamo confidenti nella continua crescita del gruppo, consolidando il posizionamento tra i player strategici del settore Tlc”.
“I risultati del primo trimestre 2021 – continua Federico Protto, ad e direttore generale di Retelit – che consolidano pienamente quelli di Gruppo Pa e quelli di Brennercom, sono positivi, con i principali indicatori in crescita, nonostante si confrontino con un primo trimestre 2020 ancora non impattato dalla pandemia. Da un punto di vista prospettico, siamo fiduciosi per il prosieguo dell’attività nei prossimi anni, anche in considerazione del recente Pnrr che ha indicato l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione in diversi ambiti tra i fattori su cui sarà investito maggiormente, e in particolare l’ambito infrastrutturale”.
E le società Athesia superano l’8% di partecipazione indiretta
Intanto Michael Ebner, attraverso le società Athesia (3,155%), Athesia Druck (1,865%) e Athesia-Tyrolia Druck (3,265%) sale a una quota dell’8,285% di partecipazione indiretta in Retelit. È quanto emerge dalle partecipazioni rilevanti della Consob, con riferimento al 5 maggio scorso, secondo cui la situazione precedente, al 30 luglio 2020, era di una quota del 5,13%.