L’OPERAZIONE

Retex lancia opa su Alkemy a 12 euro per azione



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La società benefit si è impegnata a promuovere un’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria finalizzata ad acquisire la totalità dell’azienda guidata da Duccio Vitali per un controvalore complessivo di 68,2 milioni. Si punta al delisting per accelerare il piano di crescita

Pubblicato il 3 giu 2024

Federica Meta

Giornalista



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Opa di Retex su Alkemy. La società benefit società attiva nel settore della trasformazione digitale nel mondo dei brand e del retail attraverso l’offerta di servizi negli ambiti del digitale, dei dati, della creatività e della tecnologia a favore di clienti del mondo retail, fashion e direct-to-consumer, e Duccio Vitali (DV), consigliere delegato di Alkemy, hanno sottoscritto un accordo in base al quale Retex si è impegnata a promuovere un’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria per un corrispettivo pari a 12 euro per azione (venerdì hanno chiuso a 9,68 euro, ndr) finalizzata ad acquisire la totalità delle azioni Alkemy, per un controvalore complessivo di 68,2 milioni.

Obiettivo delisting

L’operazione punta a ottenere la revoca delle azioni dalla quotazione su “Euronext Milan”, mercato regolamentato organizzato e gestito da Borsa Italiana. DV si è impegnato a portare in adesione all’offerta la totalità delle sue azioni rappresentative dell’11% del capitale sociale, nonché ogni ulteriore azione Alkemy che dovesse venire a detenere anche per effetto delle assegnazioni previste da piani di incentivazione.

Il piano di Retex

Retex intende promuovere il consolidamento del settore della digital transformation tramite la creazione di un gruppo italiano, indipendente, istituzionale, di dimensioni rilevanti e con un modello industrialmente e finanziariamente sostenibile. L’obiettivo sarà perseguito da Retex attraverso un percorso di crescita, anche per linee esterne, che coinvolgerà realtà aziendali attive nel medesimo settore, quale Alkemy. In questo contesto, Retex ritiene che il delisting sia un “presupposto per favorire la crescita e il rafforzamento di Alkemy in una prospettiva di medio lungo termine, in quanto ciò le consentirebbe di agire con maggiore flessibilità gestionale e organizzativa, tempi di decisione e di esecuzione più rapidi e beneficiando altresì di una riduzione dei costi di gestione”.

Lo sbarco in Borsa di Alkemy

Alkemy sbarcò a Piazza Affari a fine 2017, con un prezzo di ipo fissato a 11,75 euro per azione, poco sopra l’attuale livello di opa. Dopo aver toccato nel febbraio 2022 un top quasi a 23 euro (per l’esattezza a 22,9 euro il 2 febbraio 2022), i titoli imboccarono la strada del ribasso, arrivando ai livelli dei giorni scorsi sotto i 10 euro. L’investment bank Tamburi Investment Partners (Tip) e la sua controllata al 100% StarTip sottoscrissero 425 mila azioni nel 2017 in sede di ipo, per un investimento di circa 5 milioni di euro, arrivando a detenere una quota del 7,9%. Dai dati Consob, oggi Tip detiene il 7,67% del capitale, mentre gli altri soci di Alkemy risultano Cesare Riccardo Lorenzini con il 10,3% del capitale e Chip Merchant Capital Limited con il 6,7%.

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