Una delle maggiori sfide nella pianificazione a lungo termine per la connettività di rete è il ritmo in rapida evoluzione dell’innovazione e il lancio di nuovi prodotti e tecnologie. Le organizzazioni spesso scoprono che, dopo solo pochi anni, la loro rete esistente è diventata obsoleta e non supporta più le loro applicazioni e i requisiti di connettività, senza dimenticare che il supporto e le riparazioni diventano un ricordo del passato, poiché i fornitori interrompono i componenti End of life (Eol).
Cosa fare dunque con una rete obsoleta? E quali sono i rischi che si corrono a mantenerla? Ceragon, player nel campo delle soluzioni innovative per il wireless 5G, spiega in un post sul suo blog aziendale che sono svariate le criticità cui si va incontro in questo caso: costi aggiuntivi che derivano da guasti e interruzioni del servizio, rischio di violazioni della sicurezza di piattaforme obsolete, incapacità di innovare e supportare applicazioni più avanzate, impossibilità di sostituire i prodotti giunti al termine del ciclo di vita.
Rischi pesanti per infrastrutture critiche e operatori
Le apparecchiature obsolete – spiega Ceragon – possono causare interruzioni nelle comunicazioni e nelle operazioni quotidiane. “Quando si considerano i servizi vitali forniti da enti di pubblica sicurezza, servizi pubblici, comuni e altre organizzazioni di infrastrutture critiche – si legge -, i tempi di inattività possono letteralmente mettere a rischio la vita. Le continue operazioni di rete e le comunicazioni di queste entità sono essenziali per la vita quotidiana e il benessere della loro comunità”.
Le reti obsolete, inoltre, aprono al rischio di prestazioni del servizio degradate, minori entrate, perdita di clienti, reputazione danneggiata/revisioni negative, costi aggiuntivi per la manutenzione e la riparazione delle apparecchiature e aumento del numero di roll-out di camion.
Tre metodi per affrontare i rischi della rete legacy
Quali sono dunque le opzioni per affrontare o evitare le insidie della rete legacy? Ci sono tre diversi modi di pensare quando si considerano le reti che invecchiano, spiega Ceragon. “Il primo è pagare per la sostituzione completa, tutta in una volta, delle apparecchiature legacy: l’opzione più passiva”.
Il secondo è la migrazione lenta alla tecnologia più recente man mano che l’apparecchiatura si guasta: “Questa opzione – chiarisce Ceragon – consente una migrazione più lenta alla tecnologia futura, ma funzionerà solo con una soluzione flessibile compatibile con le versioni precedenti o con una soluzione multi-vendor in modo da poter combinare i componenti di due fornitori in una stessa rete”.
Il terzo è affidarsi a contratti di assistenza avanzata che includono la sostituzione delle apparecchiature e gli aggiornamenti automatici: “Sebbene questa opzione possa apparentemente avere il costo iniziale più elevato – fa notare il blogpost -, questa opzione ti farà probabilmente risparmiare la maggior parte dei soldi nel tempo. Ciò offre una protezione integrata in modo che, man mano che l’apparecchiatura invecchia, venga sostituita da nuove unità quando necessario e, man mano che l’apparecchiatura diventa obsoleta, le sostituzioni verranno effettuate con unità aggiornate”.
Costruire una rete future-proof: i consigli da attuare
Come costruire allora una rete a prova di futuro? “Il tempo delle soluzioni ‘della vecchia scuola’ è alle nostre spalle – scrive Ceragon -. Le organizzazioni che implementano tecnologie di rete sofisticate e innovative devono considerare come andare oltre il ciclo di vita previsto e aiutare a prolungare in modo significativo la vita della loro infrastruttura e degli investimenti”.
Fra i consigli possibili: selezionare una soluzione che utilizzi prodotti compatibili con le versioni precedenti e che possa sfruttare l’infrastruttura esistente come antenne e cavi; negoziare un accordo Sla che includa gli aggiornamenti delle apparecchiature man mano che l’innovazione cambia; pianificare una rete flessibile e integrata in grado di connettere sistemi eterogenei e adottare facilmente nuove tecnologie; selezionare soluzioni che hanno la capacità di crescere rapidamente, sia che ciò significhi scalabilità, modularità o maggiore capacità; implementare un piano di ridondanza e ripristino di emergenza; assicurarsi di disporre di un solido sistema di monitoraggio per valutare lo stato di salute della rete ed essere proattivi nell’identificare le apparecchiature non appena iniziano a mostrare segni di debolezza prima di arrivare al guasto completo.
“Ultimo consiglio, ma non meno importante – scrive Ceragon -: optare per un modello Network-As-A-Service (NaaS) . Questo ci consentirà di progettare, implementare, configurare, monitorare, gestire e far funzionare la tua rete. Ti dà la tranquillità di avere sempre una rete affidabile di nuova generazione in esecuzione. Esternalizzando l’intero ciclo di vita della rete, con tutto l’hardware, il software, le licenze e i servizi, in un unico pacchetto, puoi optare per una spesa operativa continua, evitare le spese in conto capitale e lasciare i grattacapi della rete agli esperti”.
Quando sostituire la rete: i passi da fare per saperlo
Come identificare il momento giusto per sostituire le apparecchiature obsolete? Il vecchio modo di gestire le apparecchiature obsolete era semplicemente sostituirle. “Tuttavia – chiarisce Ceragon -, poiché le apparecchiature sono diventate più sofisticate e costose e le organizzazioni fanno molto più affidamento sulle operazioni senza soluzione di continuità e sicure delle loro reti, anche la sostituzione è diventata più complessa“. Ci sono allora diversi fattori chiave da considerare quando si cerca di identificare il momento giusto per sostituire una rete obsoleta.
I passi essenziali prevedono innanzitutto l’esecuzione di un’analisi dello stato e una valutazione del rischio sulla rete corrente e su tutte le risorse, per capire dove esistono i rischi, dove si verificano i guasti e con quale frequenza e se l’attrezzatura possa essere supportata.
Necessario poi fissare il Break/Fix Tipping Point: “I costi delle operazioni in corso per supportare i componenti difettosi continueranno a crescere e crescere. Ad un certo punto, il costo per tentare di supportare una rete in declino supererà il costo di una sostituzione”.
Altro suggerimento è comprendere la vulnerabilità e i rischi posti all’organizzazione e al pubblico: “Una volta che qualsiasi rischio diventa inaccettabile o troppo grande – si legge -, dovrebbe essere presa in considerazione una nuova rete”. E ancora: identificare nuovi requisiti, analizzando quali nuove tecnologie o applicazioni siano necessarie per le operazioni e se possano essere supportate dalla rete attuale (ad esempio, dispositivi IoT che potrebbero richiedere capacità aggiuntiva o latenza inferiore).
Infine, analizzare il budget: quali sono i cicli, quando si possono allocare risorse aggiuntive, se siano disponibili fondi governativi per aiutare con i costi.