Decollano con uno sprint da record mondiale i ricavi
dell’americana Intel facendo intravedere la ripresa nella spesa
IT da parte delle aziende. Il chipmaker ha chiuso il secondo
trimestre con un balzo nel fatturato pari a 10,8 miliardi di
dollari, +34% rispetto all’anno precedente. L’utile netto è
2,9 miliardi di dollari (utili per azione pari a 51 centesimi)
contro la perdita di 398 milioni di dollari registrata nello stesso
trimestre dell’anno scorso.
La performance da record del leader dei microchip, trainata alla
forte domanda aziendale di server e computer – soprattutto laptop –
sconfigge le paure degli analisti che temevano una ripresa della
domanda molto lenta a causa delle turbolenze economiche
europee.
“La forte domanda per i nostri microprocessori da parte della
clientela aziendale ha consentito a Intel di ottenere i migliori
risultati trimestrali nei suoi 42 anni di storia” ha dichiarato
Paul Otellini, President e Ceo di Intel. La ripresa trova un forte
appoggio, dice Otellini, sulla forte diffusione di Internet e
sull'espansione delle applicazioni e servizi aziendali
cloud.
“Aver registrato i migliori risultati trimestrali di sempre, a
distanza di pochi mesi da uno degli anni più complicati per
l’economia globale – ha detto Dario Bucci, Country Manager Intel
Italia e Svizzera – è un segnale forte di come l’innovazione di
cui ci facciamo promotori sappia rispondere alle grandi sfide dei
nostri tempi”. Le performance fatte registrare in Italia
“riflettono i trend positivi a livello globale, risultando
sensibilmente superiori alla stagionalità – ha detto Bucci -. Ciò
è dovuto, principalmente, a un miglioramento nel mix di prodotto e
alla ripresa, sempre più solida e confortante, della spesa da
parte delle grandi aziende, incentivate dai grandi benefici in
termini di ritorno sull’investimento, performance ed
eco-sostenibilità”.
A tal proposito, significativi i progetti che Intel Italia ha
sviluppato con Monte dei Paschi di Siena, attraverso
l’introduzione di server equipaggiati con processori a bassissimo
consumo di energia, e con BTicino, che ha sperimentato i nuovi
processori Xeon 7500 per virtualizzare oltre 100 sistemi su
un’unica macchina”.