E’ l’ultimo e anche il più grande bando per progetti di ricerca quello lanciato oggi dalla Commissione Europea, nell’ambito del suo Settimo programma quadro (2007-2013). Il bando, presentato oggi a Bruxelles dalla Commissaria Maire Geoghegan-Quinn, conta su un investimento di 8,1 miliardi di euro e chiama a raccolta i migliori cervelli, le istituzioni di ricerca e le imprese piccole e grandi europei sui principali temi per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione dell’Unione.
Il bando servirà a sostenere progetti e idee che daranno impulso alla competitività dell’Europa e affronteranno questioni cruciali quali le smart cities, l’agenda digitale, l’Ict, la salute umana e gli studi sul cervello, la protezione dell’ambiente, le rinnovabili ed il reperimento di nuove soluzioni alle crescenti sfide legate all’urbanizzazione e alla gestione dei rifiuti. I finanziamenti europei sono aperti a organizzazioni e imprese in tutti gli Stati membri e nei paesi partner e costituiscono la parte del leone rispetto al bilancio della ricerca Ue proposto per il 2013 pari a 10,8 miliardi di euro.
L’importo annunciato oggi, dovrebbe, secondo le stime elaborate dalla Commissione Europea, mobilitare un importo addizionale pari a sei miliardi di euro di investimenti pubblici e privati nella ricerca e si stima che nel breve termine accrescerà di 210.000 unità l’occupazione e genererà in un periodo di 15 anni 75 miliardi di euro addizionali in termini di crescita.
L’annuncio del maxi-bando arriva soltanto alcuni giorni dopo che i leader europei, con il Patto per la crescita e l’occupazione, hanno ribadito l’importanza della ricerca e dell’innovazione. “Il sapere e’ la moneta dell’economia globale” ha detto la Commissaria Geoghegan-Quinn nel corso della conferenza stampa a Bruxelles, trasmessa a Roma in video collegamento presso la Rappresentanza in Italia della Commissione europea. “Se l’Europa vuole continuare a competere nel 21° secolo, dobbiamo sostenere la ricerca e l’innovazione che genereranno crescita e posti di lavoro ora e in futuro” ha sottolineato la Commissaria eurpea.
“L’elevata concorrenza per i finanziamenti Ue – ha aggiunto Geoghegan-Quinn- costituisce una garanzia del fatto che il denaro dei contribuenti venga consacrato ai progetti migliori che affrontano questioni di interesse per tutti noi”. Ed in prima fila alla presentazione oggi a Bruxelles non è voluto mancare il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Francesco Profumo, lanciando cosi’, per la prima volta per un ministro della ricerca italiano, un segnale politico importante da parte del nostro Paese, la nascita di una governance italiana completamente rinnovata nella competizione sui fondi europei.
“Il bando lanciato oggi a Bruxelles è un ponte per il successivo programma e noi stiamo già lavorando al progetto Horizon 2020 Italia per arrivare più forti alla competizione del prossimo maxi bando europeo che vedrà sul tavolo fondi per la ricerca per circa 80 miliardi di euro” ha detto Profumo parlando con i giornalisti al termine della conferenza tenutasi di Bruxelles. In particolare i bandi interessano sia l’innovazione che una serie di sfide sociali e costituiscono infatti una passerella verso Horizon 2020, il nuovo programma di finanziamenti per la ricerca Ue nel periodo 2014-2020. In totale 4,8 miliardi di euro sono consacrati a priorita’ tematiche nel campo della ricerca.
L’innovazione industriale riceverà un sostegno tramite attività vicine al mercato quali pilotaggio, dimostrazioni, standardizzazione e trasferimento tecnologico. Un’attenzione particolare sarà consacrata alle piccole e medie imprese (Pmi) con un pacchetto del valore di 1,2 miliardi di euro. Circa 2,7 miliardi di euro serviranno a consolidare il ruolo dell’Europa quale destinazione mondiale dei ricercatori, essenzialmente per il tramite di borse individuali a valere sul Consiglio europeo della ricerca (1,75 miliardi di euro) e sulle azioni Marie Skłodowska-Curie (963 milioni di euro) per la formazione alla ricerca e la mobilità dei ricercatori.