IL CASO

Riconoscimento facciale, negli Usa cresce il fronte del “no”

Dopo San Francisco e Somerville, la terza città a decidere lo stop è Oakland, in California. La sindaca Libby Schaaf bandisce ufficialmente la tecnologia che non potrà più essere utilizzata dalle autorità.

Pubblicato il 22 Lug 2019

woman-digitale-donne-donna-tech

Le tecniche di riconoscimento facciale sono sempre più diffuse, ma per alcuni sono pericolose “come la bomba atomica”. L’opposizione alla loro adozione da parte delle autorità sta crescendo soprattutto negli Stati Uniti, dove sono arrivate a tre le città che le hanno messe al bando e un’organizzazione no profit ne ha chiesto il bando totale nel Paese. Dopo San Francisco e Somerville, la terza città a decidere lo stop è stata Oakland, in California: ha bandito ufficialmente la tecnologia, che non potrà più essere utilizzata dalle autorità.

Alla base della decisione c’è soprattutto la preoccupazione per il rischio di discriminazioni. “Una ricerca ha concluso che il software è meno accurato per le donne e le persone con la pelle scura, e particolarmente inaccurato per le donne di colore”, spiega la sindaca di Oakland, Libby Schaaf. Poiché questa tecnologia riconosce i volti in video o foto, confrontandoli in tempo reale con quelle contenuti nelle banche dati, in molte città americane è largamente utilizzata dalla polizia o negli aeroporti. Ciò fa crescere la preoccupazione, tanto che la American Civil Liberties Union, insieme a 70 organizzazioni, ha chiesto alle aziende non vendere più la tecnologia al governo. Per Luke Stark, dell’università di Harvard, il riconoscimento facciale è “il plutonio dell’intelligenza artificiale: queste tecnologie – ha rilevato – hanno delle falle insormontabili dovute al modo in cui schematizzano i volti, rinforzando categorizzazioni negative su razza e genere, con effetti sociali tossici. Proprio questi problemi di base fanno sì che i rischi superino enormemente i benefici, in un modo che ricorda il nucleare”.

Le preoccupazione è lecita, commenta il direttore dell’Istituto di Informatica e Telematica del Consiglio nazionale delle Ricerche (Cnr), Domenico Laforenza, ma la demonizzazione deve essere evitata. “Il principio generale è che la tecnologia non è mai neutra: dipende dall’uso che se ne fa. Questo vale sempre, che si tratti di intelligenza artificiale o di riconoscimento facciale, che ne è una delle applicazioni. Demonizzare un approccio è stupido, se si pensa che la stessa tecnologia può essere d’aiuto per trovare i tumori o per aiutare i medici a fare una diagnosi. Deve essere sotto controllo, regolata per evitare usi distorti”.

Il riconoscimento facciale può essere d’aiuto anche per le forze dell’ordine. “L’importante è sapere che fine fanno i dati e che ci sia un responsabile che eviti che vengano venduti a terzi o usati per altri scopi”. Anche il rischio di discriminazioni è reale. “C’è questa possibilità ma non dipende dagli algoritmi, è un problema legato ai dati con cui vengono ‘istruiti’. Se questi contengono pregiudizi e stereotipi si rifletteranno poi nei risultati. Si pensi all’effetto in un’applicazione che prevede in quali aree è più probabile che avvenga un delitto”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati