GIG ECONOMY

Riders, protocollo Assodelivery-sindacati: stop al caporalato

Combattere l’illegalità e garantire maggiori tutele ai lavoratori: questi gli obiettivi dell’accordo siglato al ministero del Lavoro. In cantiere anche un codice etico. Ma la battaglia per i diritti non si ferma: il 26 marzo ciclofattorini in sciopero per il contratto

Pubblicato il 24 Mar 2021

riders

Più tutela al lavoro dei rider, “per combattere l’illegalità e, in particolare, per prevenire il fenomeno del caporalato”: ha commentato così Matteo Sarzana, Presidente di Assodelivery, la firma del “Protocollo quadro sperimentale per la legalità, contro il caporalato, intermediazione illecita e lo sfruttamento lavorativo nel settore del food delivery siglato da Assodelivery e dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, e Ugl, dinanzi al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando.

I contenuti del protocollo per la tutela dei rider

Assodelivery, l’associazione che riunisce e rappresenta le principali piattaforme di food delivery in Italia (Deliveroo, Glovo, Uber Eats e Social Food) parla di “un altro passo avanti” in difesa dei diritti dei rider”. Il Protocollo prevede per le piattaforme aderenti ad Assodelivery il rispetto di una serie di tutele: l’adozione di un apposito modello organizzativo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 e di un Codice etico; l’impegno a non ricorrere ad aziende terze di intermediazione sino a quando non verrà creato un apposito albo; la costituzione di un Organismo di garanzia, composto dai rappresentanti degli Organismi di vigilanza delle singole piattaforme, per vigilare in posizione di terzietà sulle dinamiche lavorative dei rider; e la costituzione di un Tavolo di governance e coordinamento che permetterà un confronto costruttivo con le parti sociali; e il coordinamento dei risultati con l’Osservatorio nazionale istituito presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Il confronto con le parti sociali

Le organizzazioni sindacali potranno segnalare eventuali condotte anomale o potenzialmente illegali. Un apposito tavolo di monitoraggio dei risultati dell’Organismo di garanzia si riunirà su base semestrale.
“Il contrasto al caporalato”, afferma Sarzana, “è una delle priorità su cui ha lavorato Assodelivery in questi anni: è uno dei capisaldi del Ccnl Rider (art. 23) e dei protocolli già firmati il 6 novembre dinanzi al Prefetto di Milano. Proseguiamo dunque su questa strada sviluppando ulteriormente le relazioni industriali con le organizzazioni sindacali rendendo più efficaci queste misure sperimentali e preventive a livello nazionale. Il Protocollo firmato oggi vede il coinvolgimento di Cgil, Cisl, Ugl e Uil ed è la dimostrazione dell’impegno di Assodelivery e delle piattaforme aderenti, nonché della disponibilità ad una collaborazione costruttiva con tutte le istituzioni.”

Assodelivery parteciperà ai lavori dell’Osservatorio nazionale permanente sul lavoro tramite piattaforme digitali istituito presso il ministero del Lavoro e delle politiche Sociali nel quale saranno presentati anche i risultati che emergeranno dall’adozione del protocollo.

Il ruolo dei Comuni “apripista”

Alle firme del protocollo hanno assistito la rete nazionale RiderXiDiritti e gli assessori al Lavoro dei Comuni che hanno fatto da apripista degli accordi tra le parti in questa materia: Marco Lombardo (Bologna), Cristina Tajani (Milano), Andrea Bosi (Modena) e Claudio Di Berardino (regione Lazio).

Sulla firma del Protocollo il ministro Orlando ha commentato: “Credo che costituisca un punto di riferimento molto importante e, mi auguro, possa anche costituire un precedente per compiere altri passi nella direzione che viene qui definita”.

”La firma del protocollo sperimentale tra le organizzazioni sindacali e Assodelivery conferma che il miglior metodo per governare un mercato del lavoro in profonda, rapida e radicale transizione è valorizzare il ruolo e la funzione delle parti sociali”, hanno dichiarato in una nota i deputati Dem Debora Serracchiani e Antonio Viscomi, presidente e capogruppo PD della Commissione Lavoro della Camera. “Ciò vale, in particolare, per quelle filiere dei servizi in cui l’innovazione digitale può trasformarsi in una trappola professionale, dando veste nuova a vecchie prassi di sfruttamento. Accompagnare e rafforzare questi processi è compito essenziale di chi esercita, ad ogni livello, funzioni di governo”.

Nunzia Catalfo, senatrice del MoVimento 5 Stelle e componente della commissione Lavoro di palazzo Madama ha commentato: “Mi auguro che il Protocollo quadro sperimentale per la legalità, contro il caporalato, l’intermediazione illecita e lo sfruttamento lavorativo nel settore del food delivery, per il quale avevo avviato l’iter con le parti sociali quando ero ministro, sottoscritto oggi da Assodelivery e sindacati, possa rappresentare un primo passo per la riapertura di un tavolo di trattativa, che conduca alla sottoscrizione di un contratto collettivo nazionale, condiviso anche dai confederali”.

Rider in sciopero il 26 marzo

Intanto si mobilitano anche i lavoratori del food delivery: il 26 marzo i rider di tutta Italia si fermeranno per chiedere “un contratto vero e proprio, con tutele reali, concrete garanzie, equità e rispetto del loro lavoro. In altre parole, un contratto collettivo nazionale“, come si legge nella nota di UILTuCS, il sindacato che segue il settore, e della rete nazionale RiderXiDiritti.

“Ci troviamo in una situazione paradossale, eppure diffusa nel mondo del lavoro contemporaneo, sempre più simile ad una giungla: siamo pedine nelle mani di un algoritmo, eppure siamo considerati lavoratori autonomi; siamo inseriti in un’organizzazione del lavoro senza alcun potere, eppure non siamo considerati lavoratori dipendenti”, si legge nella nota degli organizzatori della mobilitazione nazionale.

“Non ci sono dubbi”, afferma Mario Grasso, che per la UILTuCS nazionale segue i rider e i lavoratori della gig economy, “per noi il contratto collettivo di lavoro di riferimento non può che essere quello dei pubblici esercizi e della ristorazione. Il lavoro dei rider – prosegue – è intrinsecamente appartenente alla filiera delle imprese che applicano quel contratto, una sorta di esternalizzazione di un pezzo dell’attività di un ristorante o di un bar. Con queste basi vogliamo confrontarci con Assodelivery e le aziende della ristorazione digitale”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati