FARE IMPRESA

Rinascita italiana, il modello è Olivetti

Tecnologia e welfare: il pensiero del manager di Ivrea la chiave per tornare a crescere e prosperare

Pubblicato il 26 Mag 2012

Strano Paese il nostro, è italiano l’algoritmo di Google e di Bing, è italiana la piattaforma openosurce sulla robotica più nota al mondo (arduino), è italiana l’idea e la costruzione del lanciatore per satelliti più innovativo (Vega) e la costellazione di satelliti più tecnologicamente avanzata (Cosmo-SkyMed). Come mai questo paese di inventori non riesce a tornare ad essere capace di creare nuove sfide industriali per crescere? Da troppi anni abbiamo perso il senso della sfida di essere un paese industriale.
Un paese fortemente manifatturiero, ancora capace di produrre prodotti tecnologici sofisticati e con una università capace di sfornare ricerca di avanguardia e talenti che si trasforma in “cliente” di tecnologia. Ci siamo ritagliati il ruolo di “terzisti”, costretti a ridurre il nostro potere di acquisto per competere sul costo del lavoro anziché sul valore del prodotto. Una trasformazione prima culturale e manageriale che tecnologica. Torna di prepotente attualità l’ “eresia”di Adriano Olivetti che ha saputo tra gli anni ’30 e il 1960 dimostrare che è possibile vincere la sfida e che è possibile farlo ribaltando le regole in voga nell’industria nostrana che dipende troppo spesso da basso costo del lavoro, spesa pubblica e clacestruzzo e sempre meno dal prodotto e dall’innovazione.

L’ “eresia” di Olivetti è fatta da qualità del prodotto e del lavoro, equità, welfare e alti profitti mettendo al centro della fabbrica la persona. Adriano Olivetti porta a sé tra i più importanti intellettuali e filosofi insieme al meglio della ricerca tecnologica, convinto che mettendo insieme queste due anime si sarebbero potuti produrre prodotti migliori ma soprattutto persone migliori. Aveva anche capito che il welfare non è un costo ma un ingrediente necessario per incrementare la produttività e il profitto. La Svezia nel 2010 è cresciuta del 5,7%, quasi a ridosso della Cina e recenti indagini internazionali dicono che le persone con maggior talento preferiscono un buon welfare aziendale e un buon ambiente al denaro.
Fu anche antesignano della responsabilità sociale di impresa quella che oggi obbliga Apple a rivedere la sua catena produttiva a fronte della mobilitazione contro i suicidi nelle fabbriche dell’iPad. “Può l’industria darsi dei fini? Si trovano questi semplicemente nell’indice dei profitti? Non vi è al di là del ritmo apparente qualcosa di più affascinante, una destinazione, una vocazione anche nella vita di una fabbrica?”, si chiedeva nel 1955, parole moderne anche oggi dove vediamo le imprese misurate solo sul valore di Borsa.

Olivetti riesce a tirare fuori tutto il meglio che gli italiani sanno dare e trasformarlo in voglia di sfida, “Nel lavoro intelligente e scrupoloso dei nostri ottocento operai, nello studio metodico e incessante dei nostri quindici ingegneri, c’è la certezza di progresso che ci anima. La lealtà dei nostri lavoratori è il nostro attivo più alto”. Nel 1952, di fronte ad una crisi pesantissima, che lo avrebbe costretto a licenziare 500 operai, rispose assumendo 700 venditori, reinventando il marketing e le scuole di formazione per la vendita, riorganizzando la catena degli agenti e aumentando vendite e profitti.
Quando Olivetti entrò nell’elettronica fu per l’idea che solo stando più avanti degli altri nell’innovazione si poteva alimentare crescita e prosperità. Si posizionò davanti alla Ibm, andando incontro alle esigenze del mercato con qualcosa di tecnologicamente ardito. Dove è finito questo coraggio di imprendere? Dove è finita la voglia di crescere e prosperare?
Si tratta di riprendere la sfida, di rimboccarci le maniche, di mettere intorno ad un progetto i migliori imprenditori, manager, tecnici, umanisti.
Siamo noti per la nostra capacità di ribaltare gli esiti scontati: dalla battaglia sul Piave ai mondiali del 2006. Questo è il momento di riprendere il testimone di Olivetti, di tornare ad essere protagonisti dell’innovazione, di buttare via abitudini vecchie che non funzionano e lasciarci alle spalle questo declino che appare ineludibile ma non lo è. Chi avrà il coraggio di provarci?

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Video & Podcast
Analisi
Social
Iniziative
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati