"Pur riconoscendo al Presidente Calabro’ la massima disponibilita’ ad ascoltare anche i suoi piu’ duri critici, stamani in audizione presso le commissioni cultura e trasporti al Senato ci si sarebbe aspettati almeno una bozza della nuova stesura della ‘bozza di regolamento sul diritto d’autore’ che dall’anno scorso l’Agcom sta elaborando corredata dai dati sulla dilagante ‘pirateria’ nella rete". Lo ha detto il senatore Marco Perduca, co-vicepresidente del senato del Partito Radicale Nonviolento e Transpartito. "In molti avevamo apprezzato la sospensione del procedimento l’estate scorsa – avvenuta anche a seguito della mobilitazione popolare culminata colla ‘Notte della Rete’ – perche’ il Presidente Calabro’ aveva affermato in Parlamento che occorresse una norma di legge che affrontasse la questione del diritto d’autore a tutto tondo".
Ma oggi "quelle buone intenzioni non hanno riecheggiato a Palazzo Madama – dice il senatore -. Occorre quindi che, visto anche l’articolo 39 del decreto liberalizzazioni che avvia una liberalizzazion e della gestione dei diritti d’autore nonche’ le annunciate intenzioni del Governo di voler adottare una normativa in merito dopo 70 anni, l’Agcom desista dall’adozione del regolamento e, per lasciare una vera e propria eredita’ politico-culturale, avvii una riflessione circa la nomina dei propri commissari. Per quanto ci riguarda al Senato, colla Senatrice Poretti abbiamo presentato (nel 2010, ndr) una modifica regolamentare che imponga la conoscenza dei candidati ex ante e non ex post per poter votare persone competenti, esperte e note per le proprie idee e proposte prima di doverne criticare l’operato successivamente per scarsa attenzione o conflitti di interessi colla materia del contendere".