TELEVISIONE

“Rivoluzione” Canone Rai, ecco chi paga e chi no

L’importo scende a 100 euro e sarà addebitato a rate sulle bollette elettriche a partire da luglio. Pagano i proprietari degli immobili, gli inquilini e gli abbonati pay tv. Niente tassa per lo streaming, le seconde case, o se non si possiede un apparecchio

Pubblicato il 18 Gen 2016

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Si è ormai diradata la maggior parte dei dubbi sull’applicazione delle nuove norme per il pagamento del canone Rai, che secondo le disposizioni contenute nell’ultima legge di Stabilità costerà per il 2016 100 euro, sarà addebitato in dieci rate sulla bolletta elettrica, con le prime sette rate che andranno in pagamento, insieme, a partire da luglio.

A spiegare, entrando più nel dettaglio, come funzionerà il nuovo sistema, sono le “Faq” contenute sul sito www.canone.rai.it. Dovranno pagare i possessori di un apparecchio tv o di un’utenza elettrica nel luogo di residenza anagrafica, caso in cui si “presumerà” il possesso del televisore. Il canone sarà suddiviso in 10 rate (che arriveranno due per volta nel caso delle bollette bimestrali). Chi paga le bollette con accredito sul conto corrente bancario corrisponderà con lo stesso sistema anche il canone. A disposizione degli utenti per tutti i chiarimenti del caso anche il numero verde 800.93.83.62.

A definire le modalità di pagamento e le sanzioni per chi, in morosità verso il fornitore di elettricità, non pagherà nemmeno il canone è il decreto del Mef che ha aricevuto parere favorevole dal Consiglio di Stato dopo una prima richiesta di chiarimenti che ha reso necessaria una seconda stesura del provvedimento. Quanto alle sanzioni, rimangono per il momento in vigore quelle vecchie, con una multa da 200 a 600 euro.

Da definire più in profondità anche alcuni “casi limite”, come quelli delle famiglie che sono titolari di più utenze elettriche: su questo è previsto che aziende elettriche, anagrafe tributaria, Viminale, Comuni, Acquirente unico e authority per l’energia possano incrociare i propri dati per sciogliere ogni possibile dubbio.

Nello specifico, non sarà tenuto a pagare chi non possiede un apparecchio tv, purché presenti un’autocertificazione allo sportello Sat dell’Agenzia delle entrate entro il 16 maggio, o entro il 30 giugno per chiedere l’esonero dal pagamento limitatamente al secondo semestre 2016. La “Dichiarazione sostitutiva relativa al canone di abbonamento alla televisione per uso privato” si può scaricare dal sito www.canone.rai.it, e deve essere presentata dai titolari del contratto di fornitura di energia elettrica, via posta o via e-mail, allo sportello abbonamenti Tv dell’ufficio di Torino dell’Agenza delle entrate. Il modulo va spedito con un “plico raccomandato senza busta”. Cosi’ ha stabilito, nelle sue istruzioni, la stessa Agenzia delle Entrate. Per creare questo plico, il contribuente deve stampare il modulo di esenzione e piegarlo in tre parti, come se dovesse inserirlo in una busta stretta e lunga. La piega lascerà il testo stampato all’interno (non visibile) e la parte bianca all’esterno, su cui scrivere il mittente e il destinatario (l’Agenzia delle Entrate). Il modulo va inviato cosi’ com’è, dopo la “messa in piega”, senza infilarlo in busta.

Esenti anche gli over 75 con un reddito annuo, proprio e del coniuge, che non superi i 6.713,98 euro.

Nessun canone anche per chi guarda la Tv di stato in streaming attraverso un Pc o da mobile, o per chi possiede esclusivamente apparecchi radiofonici, o per chi ha una seconda casa con una seconda utenza elettrica. I tempi che certificare il non possesso dell’aparecchio televisivo e chiedere quindi l’esenzione dal Canone è stato posticipato fino alle metà di maggio, come annunciato dal sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli

Dovrà pagare, invece, chi possiede una Tv, anche se la utilizzasse esclusivamente come monitor per il computer o soltanto per guardare Dvd. Pagheranno gli abbonati a servizi pay per view via satellite, anche se non guardano i canali della Tv di Stato, chi risiede all’estero ma ha una casa in Italia dove c’è un televisore, e i locali e gli esercizi pubblici, che però pagheranno un canone speciale non inserito nella bolletta elettrica.

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