Dal quartier generale di San Diego in California, la società di ricerca e sviluppo nel campo delle telecomunicazioni senza fili, Qualcomm, in collaborazione con il colosso della telefonia inglese Vodafone e il gigante francese dell’elettronica Thales, specializzato in aerospazio e difesa, ha posto una pietra miliare nel campo delle telecomunicazioni di domani: l’iSim.
Una rivoluzione tecnologica che consente di integrare le funzioni di una scheda Sim con il processore principale installato in uno smartphone, superando le più recenti eSim. Di fatto l’iSim getta le basi per trasformare non solo il servizio di telefonia mobile ma anche design e architettura elettronico-informatica degli smartphone stessi.
E non solo: Qualcomm ha dichiarato che l’iSim può essere inserita in più tipologie di dispositivi (tablet, laptop, visori, indossabili, dispositivi Iot) oltre allo smartphone, con capacità di connessione ai servizi mobili che cambierà le nostre vite in un futuro prossimo. Ma vediamo più da vicino di che cosa si tratta.
Cosa si intende per iSim
Il termine iSim sta per integrated Sim. L’iSim è l’evoluzione della eSim. Negli smartphone più all’avanguardia, già adesso la scheda Sim non è più né fisica né removibile, in quanto è un processore separato all’interno del dispositivo e quindi non estraibile, cioè è una eSim (embedded Sim). Invece con la iSim, in linea generale, la Sim diventa incorporata all’interno del processore principale del dispositivo stesso.
Come funziona la iSim
Più in dettaglio, tutte le funzionalità di una Sim tradizionale sono integrate all’interno del Soc (System-on-a-chip), cioè il circuito integrato del device che include il processore, il chipset (che gestisce il passaggio di informazioni tra le varie componenti) e altri elementi. E tali funzionalità della Sim – il codice identificativo univoco, Imsi (International mobile subscriber identity), che permette all’operatore di identificare il cliente e, di conseguenza, il numero di telefono a cui è stato associato – sono utilizzabili da qualsiasi provider di servizi telefonici.
Cosa fa iSim?
La iSim, che ha un formato standard, è interoperabile come l’eSim. Tradotto vuol dire che permette di cambiare operatore telefonico più velocemente e facilmente. Tanto che, per esempio, la sostituzione della Sim card fisica sarà soltanto un lontano ricordo del passato.
L’integrazione di iSim direttamente nel chipset aprirà la strada all’integrazione dei servizi mobili in dispositivi oltre al telefono cellulare, dove lo spazio è un premio, portando l’esperienza mobile su laptop, tablet, piattaforme di realtà virtuale, dispositivi Iot dispositivi indossabili e altro ancora.
Qual è la differenza tra iSim ed eSim?
Con la tecnologia Sim incorporata (eSim), le informazioni sulla Sim risiedono ancora su un chip dedicato. Questo chip è molto più piccolo di qualsiasi formato Sim per schede removibili (un chip eSim misura 6×5 mm rispetto a 12,3×8,8 mm per la scheda removibile più piccola, ovvero la nanoSim).
iSim riduce ulteriormente lo spazio necessario per memorizzare le informazioni della Sim. In questo modo, le funzioni della Sim sono integrate direttamente nell’architettura Soc del computer principale o nel chip di connettività all’interno di un dispositivo. Ciò elimina completamente la necessità di un componente hardware Sim come la eSim.
Nelle applicazioni Iot, le eSim sono distribuite e gestite tramite un tipo di software noto come eUicc (Embedded universal integrated circuit card). Questo software consente a una singola scheda Sim di ospitare più profili. Consente inoltre alle aziende di aggiungere, rimuovere e gestire questi profili via etere (Ota) tramite un sistema di rete utilizzando un metodo chiamato Remote sim provisioning (Rsp).
iSim incorpora anche questa funzionalità eUicc (ovvero profili multipli, provisioning e gestione remoti). La grande differenza è che le capacità di elaborazione che lo abilitano sono integrate nel design del Soc in silicio, piuttosto che esistere su un chip apposito.
Cos’è la tecnologia iSim
Essendo integrata direttamente nel chipset, l’iSim sfrutta le capacità avanzate della Cpu (Central processing unit), ossia il processore centrale del dispositivo. Quindi migliori performance per capacità di calcolo e velocità, minore consumo energetico e maggiore sicurezza. Al contempo, libera spazio sulla scheda madre con la possibilità di aggiungere nuove funzionalità al dispositivo.
Perché useremo le iSim
L’utilizzo della iSim presenta numerosi vantaggi. Il primo è una riduzione dei costi di produzione, perché la iSim elimina sia la necessità di una scheda fisica e di un “vassoio” per il suo inserimento ed estrazione dallo smartphone, sia la necessità di un chip saldato dedicato all’interno dei dispositivi. Con la iSim il processo di assemblaggio di un dispositivo è più breve e si accorcia anche la catena di approvvigionamento dei componenti da assemblare. Due elementi che, se moltiplicati su migliaia di dispositivi da produrre, comporta risparmi di numerosi componenti e, soprattutto, di tempo.
Il secondo beneficio è la longevità del dispositivo. Con iSim, le funzioni Sim, la memoria e le porte di input/output sono integrati in un unico Soc. Con questa architettura elettronica, il consumo di energia diventa molto più efficiente, ciò significa che la durata della batteria aumenta sia tra una ricarica e l’altra, sia nell’arco del tempo. Tradotto: lo smartphone durerà di più.
Il terzo vantaggio è la sicurezza: gli elementi di crittografia di una iSim risiedono all’interno del Soc. Le possibilità di sostituirlo, rubarlo o manometterlo sono effettivamente eliminate.
Da ultimo, la gestione. Utilizzando eUicc, la iSim consente a un dispositivo di essere distribuito ovunque a livello globale. Permette di gestire più profili Sim su dispositivi da remoto e collegarli potenzialmente a qualsiasi Rete in modo sicuro ed economico. E ancora: offre l’opportunità di sviluppare dispositivi sempre più compatti e a costi inferiori, ampliando i progetti Iot e allo stesso tempo semplificando la gestione dei device stessi.
L’iSim è migliore della Sim fisica?
La iSim è migliore della Sim fisica perché consente di semplificare il design del dispositivo, liberando spazio al suo interno; favorisce la connettività mobile anche a dispositivi che in precedenza non potevano contenere la Sim; permette di associare in maniera diretta le funzioni Sim a quelle di Cpu, Gpu (Graphics processing unit) e modem e, da ultimo, acconsente all’operatore di telefonia mobile di fornire e gestire la iSim da remoto.
Va osservato, inoltre, che grazie alle sue caratteristiche, una iSim ha le stesse funzioni di una Sim normale, ma anche di avere più account su un dispositivo, tanto da poter passare da un operatore all’altro e da un piano tariffario a un altro con un semplice e veloce click.
Una scheda iSim è un Soc?
La iSim è incorporata dentro al System-on-a-chip (Soc). La sigla Soc sta per system on a chip e si tratta di un circuito integrato che include non solo il processore, ma anche un chipset (che gestisce il passaggio di informazioni tra le varie componenti) e altri elementi, quali controller vari (per Ram, fotocamera, display solo per citare i principali), la Gpu, il modem Lte (Long term evolution) e altro.
La iSim è un ulteriore passo avanti verso la miniaturizzazione poiché non richiede il chip dedicato delle eSim, con cui introdurre questo tipo di connettività anche su dispositivi finora esclusi dal mondo delle Sim, come per esempio notebook, tablet, visori Vr, dispositivi IoT e indossabili. Sono tutti dispositivi che possono contenere una iSim e, di conseguenza, essere indipendenti e funzionare autonomamente rispetto a uno smartphone.