Atteso nel giro di pochi giorni il nuovo strumento di ricerca di Google, che promette di affinare in maniera sostanziale le query di Mountain View. Lo scrive il Financial Times, precisando che il nuovo strumento, battezzato “Knowledge Graph”, consentirà agli utenti di ottenere informazioni dettagliate su 500 milioni fra persone, luoghi e altri oggetti del “mondo reale”. Un’evoluzione in chiave semantica delle ricerche.
Diversamente da oggi, le ricerche su Google non si limiteranno più a passare la ricerca in consegna ad altri siti, come avviene adesso, ma si dipaneranno fra miliardi di link a caccia di news e fatti reali, trasformando il servizio in un enorme database di fatti connessi fra loro. Di fatto, inserita la parola cercata, nella pagina di ricerca di Google sulla destra si aprirà una finestra – un graph – con una serie di fotografie e brandelli di informazione tratti da fonti online come Wikipedia e dai database di Mountain Views.
Il risultato fornirà inoltre link a fatti correlati con la ricerca. Ad esempio, facendo una ricerca su Leonardo da Vinci, compariranno anche link alla sua biografia, i suoi dipinti e quelli dei suoi pari come Michelangelo. L’obiettivo di Mountain View è permettere all’utente di porre domande sempre più complesse, come ad esempio: “Dove posso assistere ad un concerto di Lady Gaga all’aperto?”.
Privacy: confronto con il Garante in Francia
Fissato il 23 maggio l’incontro fra Google e il Garante francese per la Privacy (Cnil). Sul tavolo l’inchiesta europea condotta dall’autorithy di Parigi in tema di data protection nell’Ue. Il Cnil sta esaminado per conto dell’Ue a 27 la conformità della nuova policy in materia di privacy recentemente adottata da Google, che ha già risposto ad un apposito questionario in materia. Ma il Cnil, per bocca della presidente Isabelle Falque Pierrotin, ha fatto sapere di non essere completamente soddisfatta delle risposte avute da Google. E per questo di aver fissato un appuntamento che si terrà settimana prossima. In particolare, preoccupa l’utilizzo da parte di Google dei dati personali degli utenti raccolti su diversi servizi forniti dal gruppo come YouTube, Gmail e il social network Google Plus. Google non ha previsto l’opzione di opt out per i consumatori.