GOVERNO DRAGHI

Roberto Cingolani ministro della Transizione ecologica

Esperto di intelligenza artificiale e fino ad oggi Chief Technology & Innovation Officer di Leonardo, avrà la responsabilità dell’ex dicastero dell’Ambiente e coordinerà il comitato interministeriale per la gestione dei fondi del Next Generation Eu

Pubblicato il 12 Feb 2021

cingolani

Uno dei massimi esperti di intelligenza artificiale al ministero della Transizione ecologica. Mario Draghi ha scelto il fisico Roberto Cingolani, fino ad oggi Chief Technology & Innovation Officer di Leonardo, per guidare il “rinominato” ministero dell’Ambiente ovvero il ministero della Transizione ecologica. Ministero che avrà un ruolo chiave nei prossimi mesi perché sarà quello che coordinerà – Cingolani sarà anche al timone dell’istituendo comitato interministeriale – tutte le attività afferenti all’innovazione sul fronte ambientale nonchè la gestione dei fondi del Next Generation Eu. 

Il 50% di risorse provienienti dal pacchetto che l’Unione europea ha predisposto per la ripartenza post-Covid devono infatti essere investite per  “le transizioni climatiche e digitali eque, attraverso il Fondo per una transizione giusta e il programma Europa digitale”.

Chi è Roberto Cingolani

Roberto Cingolani è stato il Chief Technology & Innovation Officer di Leonardo da settembre 2019. Ha conseguito la Laurea in Fisica presso l’Università di Bari e nel 1989 il Diploma di Perfezionamento (PhD) in Fisica alla Scuola Normale Superiore di Pisa.

E’ stato ricercatore al Max Planck Institut di Stoccarda (Germania), Visiting Professor all’Institute of Industrial Sciences della Tokyo University (Giappone) e alla Virginia Commonwealth University (USA).

Nel 2000 è nominato Professore Ordinario di Fisica Sperimentale all’Università di Lecce. Nel 2001 fonda e dirige il National Nanotechnology Laboratory (NNL) dell’Infm a Lecce.

Nel 2005 fonda l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova di cui sarà Direttore Scientifico fino alla sua nomina come Chief Technology & Innovation Officer di Leonardo.

Cingolani è stato insignito dei titoli di Alfiere del Lavoro nel 1981 e di Commendatore della Repubblica Italiana nel 2006. È autore o co-autore di oltre 1000 pubblicazioni su riviste internazionali e ha al suo attivo oltre 100 brevetti.

La vision sull’intelligenza artificiale

In una serie di incontri dal titolo “Il futuro è uno spazio ospitale”, organizzati dalla Fondazione Leonardo Civiltà delle Macchine, Cingolani ha delineato le opportunità e le sfide legate all’avvento dell’intelligenza artificiale. Secondo il fisico “la macchina in sé non è da temere dal momento che la sua intelligenza risiede in un cloud, la cui gestione è il vero interrogativo. L’interrogativo da porsi è chi controllerà in futuro l’intelligenza collettiva: gli Stati o le imprese?”

L’intelligenza artificiale è una realtà, spiegava Cingolani, “va metabolizzata, su questo oggi abbiamo un problema”. Un problema che si farà sentire soprattutto nel mercato del lavoro. “Dobbiamo pertanto riqualificare continuamente il fattore umano, la forza lavoro, con una formazione adeguata, per far sì che questa rivoluzione robotica dalle enormi potenzialità, pensiamo solo a un chirurgo in grado di operare nelle migliori condizioni possibili anche da remoto, non marginalizzi il lavoro dell’uomo”.

Ecco la squadra dei 23 ministri

Una squadra di 23 ministri 9 senza portafoglio e 14 con portafoglio. 15 politici – 4 M5S, 3 a testa per Pd, Lega e Forza Italia, uno Italia viva e uno Leu – e 8 tecnici.

Questi i nomi: allo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti; al ministero per il Sud Mara Carfagna; alla Salute confermato Roberto Speranza; al Lavoro Andrea Orlando; alla Transizione ecologica Roberto Cingolani che presiederà il coordinamento del comitato per la transizione ecologica; alla Innovazione tecnologica e transizione digitale Vittorio Colao; alla Giustizia Marta Cartabia; all’Istruzione Patrizio Bianchi; ai Trasporti Enrico Giovannini; all’Università Cristina Messa; all’Interno Luciana Lamorgese; agli Esteri Luigi Di Maio; alla Difesa Lorenzo Guerini; ai Rapporti con il parlamento Federico D’Incà; all’Economia Daniele Franco; all’Agricoltura Stefano Patuanelli; ai Beni culturali Dario Franceschini; alla Pubblica amministrazione Renato Brunetta; agli Affari regionali e le autonomie Maria Stella Gelmini; alle Politiche giovanili Fabiana Dadone; alle Pari opportunita’ Elena Bonetti; alla Disabilita’ Erica Stefani; al Turismo Massimo Garavaglia. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio sara’ invece Roberto Garofoli.

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