“L’Europa diventerà un punto di riferimento mondiale per le regole sul blockchain pubblico”: lo ha annunciato in videocollegamento da Bruxelles in occasione dell’EY Digital Summit di Capri, Roberto Viola, Direttore generale della DG Connect della Commissione Ue. “Siamo nella condizione di poterlo fare e lo faremo”, ha detto Viola puntualizzando che “ciò sarà possibile anche grazie alle regole già fatte, si pensi a quelle sulla net neutrality”.
Se è vero che l’Europa “ha da sempre un’ossessione per le regole”, ha detto Viola, è anche vero che “sono proprio le regole a darci vantaggio competitivo”. Ma “di regole non si deve e non si può morire”, ha ironizzato il numero uno della DG Connect il quale ha evidenziato il ruolo importante dell’Europa: “Abbiamo presentato riforme nell’ambito delle Tlc, dei media, della privacy, del diritto d’autore, dell’apertura dati, del commercio elettronico. Tutto questo set di regole è il sistema più avanzato al mondo. Ciò fa sì che il cittadino europeo non abbia barriere digitali, si pensi al roaming. Bisogna però rafforzare il mercato interno e favorire gli investimenti nelle tecnologie chiave che cambieranno il futuro dei cittadini e delle imprese”.
Viola si riferisce in particolare a intelligenza artificiale e blockchain: “Di intelligenza artificiale si parla da 30 anni, ma ciò che ora la rende utilizzabile è l’uso dei dati. Ecco perché abbiamo deciso di investire nei supercalcolatori“. Grazie all’impegno della DG Connect sono guà stati messi in campo 500 milioni per il prossimo biennio e “abbiamo proposto di prevedere ulteriori 3 miliardi di risorse“.
Riguardo alla blockchain Viola punta alla leadership dell’Europa e ad una spinta sulle piattaforme che fanno leva sul modello fintech nel campo della sanità, dei trasporti, dell’energia. Bisogna però affrontare e sanare un paradosso: “In Europa non ci sono risorse giovani da impiegare nel settore IT eppure tanti giovani sono senza lavoro. Se si investe nelle competenze si può avere un’Europa migliore”.