LA DELIBERA

Roma, solo antenne centralizzate. Stop alla giungla sui tetti

Il Campidoglio concederà un incentivo a fondo perduto da 3 a 5mila euro per l’installazione degli impianti unici e la rimozione di quelli esistenti

Pubblicato il 22 Lug 2015

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Roma si rifà il look in vista del Giubileo. E’ stata approvata dall’Assemblea capitolina una delibera che prevede la rimozione delle migliaia di antenne dai tetti di Roma con tanto di incentivi per rimuoverle: un finanziamento a fondo perduto da 3 a 5mila euro.

”L’approvazione da parte dell’Assemblea capitolina della delibera ‘Tetti Puliti’ è una buona notizia – afferma l’assessore ai Lavori Pubblici di Roma capitale Maurizio Pucci – per tre ragioni. Perché è stata approvata con il concorso delle opposizioni superando divisioni ideologiche che non hanno fondamento quando sono in gioco gli interessi della città. Perché contribuisce a quel lavoro di ripristino del decoro che è uno dei principali obiettivi dell’amministrazione. E perché può dar vita a un circolo economico virtuoso dove una intelligente politica di incentivi riattiva pezzi di economia – conclude Pucci – coinvolgendo direttamente i cittadini nella manutenzione e nel decoro. Per questo ringrazio tutti i consiglieri comunali, in particolare il Presidente del gruppo del Pd, Fabrizio Panecaldo, per l’ottimo lavoro svolto ”.

La delibera prevede l’esenzione della tassa di occupazione suolo pubblico sui cantieri per la riqualificazione delle facciate dei palazzi, dal centro alle periferie; lo storno di una quota-parte dell’imposta (10%) dovuta al Comune per l’eventuale pubblicità installata per essere destinata ai condomini. Nello specifico, per i proprietari che riqualificheranno le parti esterne degli edifici integrando i lavori con l’installazione dell’antenna centralizzata e la rimozione di quelle preesistenti, ci saranno una serie di incentivi che aumenteranno se si aggiungeranno iniziative per la bonifica dell’amianto oppure per il risparmio energetico: dall’esenzione Cosap fino a un bonus economico di 4-5 mila euro a fondo perduto se si aggiunge anche l’installazione di un’antenna centralizzata e la rimozione di quelle preesistenti, parabole comprese.

Lo stanziamento iniziale è di un milione di euro. Tale finanziamento ‘simbolico’ diverrà rotativo già a partire dall’apertura dei primi 100 cantieri su scala cittadina, e si autofinanzierà da quel momento in poi senza gravare sui contribuenti.

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