Portare servizi di telemedicina nell’Africa subsahariana: questo l’obiettivo del progetto ‘Sahel’ (“Satellite African eHealth validation”), che punta all’installazione ed estensione dei servizi di telemedicina in Africa attraverso l’uso integrato dell’Ict e della tecnologia satellitare.
Al servizio del progetto c’è Indra, una delle principali multinazionali di consulenza e tecnologia d’Europa e di America Latina, che contribuisce all’iniziativa con la sua esperienza e leadership globale in campo sanitario.
Indra ha installato un progetto pilota basato su un sistema di telemedicina, che prevede servizi come la Storia Clinica Digitale dei pazienti, la telediagnostica e la formazione continua per i professionisti sanitari.
Il progetto pilota di ‘Sahel’ è stato implementato in tre centri di assistenza primaria e secondaria del Senegal e Kenya, collegati con centri di riferimento nei due paesi: l’Ospedale Nazionale Kenyatta di Nairobi, Kenya, e il Centro Africano di Telemedicina in Dakar, Senegal.
Finora i pazienti delle zone rurali, la maggior parte senza risorse economiche, dovevano spostarsi verso i grandi ospedali urbani per essere assistiti dagli specialisti o in caso di urgenza. Grazie alla piattaforma ‘Sahel’ i medici dei centri rurali e delle zone più distanti possono richiedere direttamente supporto agli specialisti dei centri di riferimento. Il servizio di e-learning, inoltre, migliora la preparazione del personale medico dei centri piccoli e distanti, ciò conferisce un valore aggiunto all’assistenza sanitaria data in questi territori.
Finanziato dalla Commissione Europea e gestito dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa), ‘Sahel’ è una collaborazione internazionale diretta dalla società spagnola Eads Casa Espacio, a cui hanno partecipato anche SES-Astra (Lussemburgo), la Université Numérique Francophone des Sciences de la Santé et du Sport (UNF3S) e le organizzazioni africane Amref (Kenya) e Le Kinkeliba (Senegal).