LA RISTRUTTURAZIONE

Salesforce taglia l’organico: via il 10% dei dipendenti

L’operazione sarà completata entro la fine del 2024. Prevista la chiusura di uffici e la riduzione delle proprietà immobiliari. Il co-ceo Mark Benioff: “Contesto difficile, dai clienti approccio più misurato alle decisioni di acquisto”

Pubblicato il 04 Gen 2023

salesforce

Anche Salesforce si adegua al nuovo scenario di mercato decidendo per una riduzione sostanziosa dell’organico, come nelle scorse settimane avevano già fatto, soltanto per citare due esempi tra i più rappresentativi delle big tech, Facebook e Twitter. La società, che a gennaio 2022 contava su più di 73mila dipendenti, ha annunciato un piano di ristrutturazione che prevede il taglio del 10% della propria forza lavoro, oltre a un ridimensionamento delle sedi e delle proprietà immobiliari.

Le tappe del piano

A motivare la scelta della riduzione d’organico ci sarebbe, secondo le indiscrezioni che circolano sulla stampa statunitense, la necessità di fare un passo indietro rispetto all’accelerazione sulle assunzioni che si era registrata prima che esplodesse la crisi internazionale, in uno scenario in cui anche si sono dimostrati progressivamente più attenti a contenere le loro spese.

La parte del piano che riguarda i dipendenti, stando alla documentazione che Salesforce ha presentato alla Securities and Exchange Commission, l’authority che vigila sulla borsa statunitense, sarà implementata nel corso del 2023 e del 2024, mentre la parte che riguarda le proprietà immobiliari si svilupperà da qui al 2026. Il piano costerà complessivamente all’azienda una cifra compresa tra gli 1,4 e i 2,1 miliardi di dollari, dei quali una quota tra 800 milioni e 1,2 miliardi sarà messa a bilancio nel quarto trimestre dell’anno fiscale 2023.

Le prime lettere di licenziamento, secondo quanto specificato in una comunicazione inviata ai dipendenti, dovrebbero essere recapitate nelle prossime ore, in una strategia complessiva che prevede un minimo di cinque mensilità di stipendio, l’assicurazione sanitaria, risorse per la carriera e altri benefici. Un trattamento simile spetterà anche ai dipendenti assunti al di fuori degli Stati Uniti, rispettando le normative locali sul lavoro.

I nodi del post-pandemia vengono al pettine

“Con l’accelerazione delle nostre entrate durante la pandemia, abbiamo assunto troppe persone che hanno portato alla crisi economica che stiamo affrontando, e me ne assumo la responsabilità”, spiega in una lettera ai dipendenti il co-ceo della società, Marc Benioff. “Il contesto rimane difficile – aggiunge – e i nostri clienti stanno adottando un approccio più misurato alle loro decisioni di acquisto”.

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