“Possiamo pensare al rilancio del Paese sotto tanti punti di vista, ma quello dell’Internet Governance è centrale e influenza tutti gli altri”. Così Antonio Samaritani, Direttore Generale dell’Agenzia per l’Italia Digitale, intervenendo all’Internet Governance Forum Italia in corso a Montecitorio: “Per noi il Sistema pubblico di Identità digitale, lo Spid, è centrale, e anch’esso ha diversi aspetti; ma quello che più mi preme sottolineare è il suo valore come esempio di governance. Il Sistema – ha spiegato Samaritani – separa i ruoli tra identity provider, privati ma sottoposti a controllo dell’Agid e auspicabilmente impegnati a fornire agli utenti strumenti per l’IT security; service provider, che hanno un ruolo fondamentale nell’innalzare il tasso di fiducia in rete sostenendo mercati basati sulla sharing economy; infine, il nuovo ruolo a cui stiamo lavorando, gli attribute provider“.
“Se pensiamo che Spid sia strategico ora, pensiamolo tra cinque anni, quando l’Internet of Things connetterà non solo persone ma anche soggetti giuridici e oggetti; il Sistema in quel caso sarà il prerequisito per calare un modello di governance. Per noi è infatti fondamentale l’approccio multistakeholder e nel nostro piccolo penso che Spid ne sia un esempio in scala. Quello di cui abbiamo bisogno non è un sistema di regole ferreo, che rischierebbe di imbrigliare l’innovazione, bensì dobbiamo avere casi concreti che ci permettano di generalizzare in principi per governare ciò che accadrà in futuro. Spero – ha concluso Samaritani – che Spid sia un modello e una eredità anche in questo senso”.
L’Agenzia ha annunciato prima dell’estate che le prime identità digitali saranno rilasciate entro dicembre.
Lo scorso 28 luglio l’Agenzia per l’Italia digitale ha pubblicato i regolamenti tecnici per l’avvio del Sistema Pubblico di Identità Digitale, frutto della collaborazione con il Garante Privacy.
Nel dettaglio si tratta di quattro regolamenti: il primo recante le caratteristiche del sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale; il regolamento recante tempi e modalità di adozione del sistema da parte delle pubbliche amministrazioni e delle imprese; lo schema di regolamento concernente l’accreditamento dei gestori di identità digitale e, infine, il regolamento relativo alle regole necessarie ai gestori di identità digitale per il riuso delle identità pregresse.