Il digitale non è solo iniezione di tecnologia ma è una leva imprescinbile per efficientare la PA, strutturare un nuovo rapporto tra il settore pubblico e i cittadini e rilanciare lo sviluppo con la creazione di nuovi mercati. Antonio Samaritani, nuovo direttore generale dell’Agenzia per l’Italia digitale, è intervenuto alla presentazione a Roma dell’Agenda digitale della Regione Lazio e ha spiegato la sua idea di innovazione entrando nel merito dei progetti.
“Lo Spid ovvero il sistema di identità digitale – ha detto Samaritani – è un perfetto strumento per raggiungere obiettivi di efficientamento e crescita economica dato che semplifica le attività dell’amministrazione e dà ai cittadini un nuovo strumento di accesso e dialogo”.
“Ma ancora di più – ha evidenziato il dg – lo Spid può diventare un volano per lo sviluppo dell’e-commerce, settore nel quale il nostro Paese è paurosamnete indietro, dato che le imprese avrebbero a disposizione dei potenziali clienti già identificati a monte, consentendo a startup e Pmi di saltare la fase della certificazione con tutti gli oneri amministrativi che comporta”.
Secondo Samaritani, inoltre, Spid sarà anche un importante banco di prova per rivitalizzare il rapporto tra PA centrale e territori per la realizzazione degli obiettivi del piano Crescita digitale. “È necessario dare alle Regioni un ruolo di primo piano – ha chiarito – Non è pensabile realizzare l’Agenda digitale in un’ottica centro-centro, marginalizzando l’esperienza locale che ha dato spesso ottimi risultati in termini di efficienza della macchina pubblica e di rapporto con cittadini e tessuto imprenditoriale. Come dimostrato dal successo della fatturazione elettronica”.
“Lì è stato aperto, concettualmente, un mercato nuovo che si può estendere a tutti i sistemi informativi e che può risultare attrattivo anche per il mondo dell’industria”, ha concluso.