Samsung Electronics spenderà 15.600 miliardi di won (14,7 miliardi di dollari) per costruire un nuovo stabilimento di produzione di semiconduttori in Corea del Sud, il più grande investimento mai fatto su un singolo stabilimento per i memory chip da parte dell’azienda sud-coreana. Così Samsung cerca di fare fronte alla crescente domanda di componenti per device mobili ma anche di consolidare la sua leadership nei semiconduttori, punto di forza delle sue attività, e di aiutare le prestazioni della divisione smartphone, che invece soffre la concorrenza dei nuovi produttori low-cost sul mercato cinese.
La costruzione del più grande e avanzato stabilimento produttivo di chip al mondo comincerà nella prima metà del prossimo anno e sarà completata nella seconda metà del 2017, ha fatto sapere Samsung. La mega-struttura si troverà a Pyeongtaek, a sud di Seoul.
La divisione semiconduttori di Samsung è sempre stata un business forte, osserva oggi il Financial Times, perché i prezzi dei chip restano sostenuti e i principali fornitori di D-Ram si sono ridotti a tre, dopo alcuni anni di feroce concorrenza: Samsung, SK Hynix e Micron Technology. L’utile operativo di Samsung è diminuito del 25% a 7.200 miliardi di won nel secondo trimestre per la forte concorrenza sul mercato degli smartphone, ma la divisione semiconduttori è riuscita a mettere a segno una crescita del 6% anno su anno dell’utile operativo.
“Il nostro investimento nel nuovo impianto produttivo influenzerà la direzione delle attività future di Samsung nei semiconduttori”, ha dichiarato Kwon Oh-hyun, chief executive di Samsung. Ciò sarà ottenuto anche grazie a una maggiore flessibilità: il nuovo stabilimento potrà produrre chip di memoria o processori in base alla domanda, ha spiegato Samsung, che è anche il principale produttore mondiale di memory chip.
“La domanda di chip che si usano negli smartphone continua a crescere e questo nuovo stabilimento ha proprio lo scopo di rafforzare la leadership futura di Samsung“, commenta Park Kang-ho, analista di Daishin Securities. “Non ci sono timori di sovrapproduzione perché il mercato dei chip sta andando bene al momento e gli altri produttori non stanno incrementando la loro capacità così tanto”.
Tuttavia, nonostante la forza del ramo semiconduttori, gli analisti restano dubbiosi sulla capacità di Samsung di migliorare le sue prestazioni: la casa sud-coreana ha perso share in Cina sul mercato degli smartphone per la concorrenza dei produttori rivali. Gli esperti si aspettano che Samsung registri 5.600 miliardi di won di utili operativi nei tre mesi terminati a settmbre, e questa sarebbe la performance più debole del gruppo dal quarto trimestre 2011.