CRISI

Samsung Electronics, dopo il calo dei profitti stipendi congelati per i sudcoreani

Non succedeva dal 2009. La decisione maturata dopo l’annuncio a gennaio del primo crollo degli utili in tre anni

Pubblicato il 26 Feb 2015

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Samsung Electronics congelerà gli stipendi per la prima volta dal 2009 in Corea del Sud in conseguenza del calo dei profitti e del netto ridimensionamento dei margini, avvenuti in un contesto peraltro sempre più competitivo anche per il più grande produttore di smartphone del mondo. Un duro colpo per i dipendenti che negli ultimi cinque anni avevano continuato a ricevere aumenti e bonus.

Samsung Electronics ha annunciato a fine gennaio il primo calo degli utili in tre anni, con un cedimento a 25mila miliardi di won (22,7 miliardi di dollari) nel 2014 rispetto al record di 36.800 miliardi di won (33,5 miliardi di dollari) registrato nel 2013. I profitti operativi del quarto trimestre – 5.300 miliardi di won (in ripresa dai 4.200 miliardi del terzo trimestre) – sono stati leggermente superiori a quanto preannunciato all’inizio di questo mese, ma pur sempre in calo del 27% anno-su-anno a causa di un crollo del 64% dei profitti generati dalla divisione telefonia.

In base a questi conti, il gigante dell’elettronica ha deciso di congelare gli stipendi. Notizia che è piombata sui lavoratori di Samsung Electronics (che spazia dalla telefonia mobile ai televisori alle lavatrici) a tre giorni dal lancio del nuovo top di gamma Galaxy S6: un prodotto che, nei piani dei vertici, dovrebbe consentire una ripresa robusta nelle vendite.

Tuttavia “questa decisione rischia di mettere in crisi i dipendenti, che negli ultimi anni hanno potuto contare sulla certezza di salari in crescita e premi consistenti”, ha commentato a Bloomberg Chang Sea-Jin, docente di business al Korea Advanced Institute of Science and Technology .

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