INTERNET OF THINGS

Samsung, la batteria “perfetta” diventa realtà

Insieme al Mit l’azienda sta studiando un sistema agli ioni di litio grazie ai quali la capacità di carica aumenterebbe del 20-30%

Pubblicato il 28 Ago 2015

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Mobile economy e Internet of Things sono sulla bocca di tutti. Ma mentre il grande pubblico segue con sempre più interesse l’evoluzione degli handset, delle app, dei servizi e di tutti gli altri oggetti connessi, dalle automobili ai dispositivi domestici, spesso non si pone la dovuta attenzione su un aspetto che risulta fondamentale perché tutta questa fantastica visione diventi una realtà su larga scala: quello della durata, dell’affidabilità e dell’efficienza delle batterie.

Fino a quando non si risolve quest’ordine di problemi, rendere gli oggetti (dall’arredo urbano alle macchine nell’industria pesante) davvero intelligenti applicando sensori e trasmettitori sarà impossibile. I limiti tecnici delle connessioni in sé non sono lontani dall’essere superati, visto che gradualmente e sempre più rapidamente standard e protocolli si vanno uniformando con la logica del plug & play ormai data per assodata: sono i costi proibitivi di sostituzione frequente delle batterie a rendere antieconomico il processo.

Nella corsa (forse più lenta che in altri settori) a sistemi alternativi a quelli usati attualmente forse si è arrivati a una svolta che potrebbe segnare una pietra miliare. Secondo i ricercatori del MIT di Boston e di Samsung l’introduzione di batterie allo stato solido potrebbe risolvere molti dei problemi che affliggono i sistemi elettrolitici tradizionali, a partire dalla capacità di carica, che potrebbe aumentare dal 20 al 30%. Ma le batterie allo stato solido risulterebbero anche più sicure, al riparo dai rischi di scoppio e, soprattutto, più durature.

“I casi di combustione finora riscontrati sono tutti legati a batterie elettrolitiche liquide”, spiega Gerbrand Ceder, membro del team di ricerca che sta lavorando al nuovo sistema, “mentre il litio allo stato solido non ha di questi problemi, nemmeno se viene aggredito con altri materiali o lo si sottopone a forti shock”.

Fino a poco tempo fa si pensava che il litio non fosse adatto a usi diversi da quelli dell’elettrolisi liquida, ed è questo ciò che ha frenato lo sviluppo di soluzioni alternative e più efficienti. Il merito della squadra di Ceder sta proprio nell’aver identificato nuove proprietà degli ioni di litio che possono permettere a sistemi solidi di condurre l’elettricità in maniera efficiente. Secondo lo scienziato, le nuove batterie sarebbe in grado di funzionare meglio anche a basse temperature e, come detto, garantirebbero maggiore carica, con una durabilità di migliaia di cicli di ricarica. Si parla quindi di un ordine di grandezza superiore alle performance delle batterie in uso nei dispositivi attualmente in commercio. Per Ceder si tratta un potenziale game changer. “Potremmo essere in grado di creare la batteria perfetta”.

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