L’effetto “Galaxy Note 7” si abbatte su Samsung, che registra nel trimestre appena concluso il peggior risultato degli ultimi sei anni, da quando cioè lanciò la linea di Smartphone Galaxy. Il fatto di aver ritirato dal mercato il nuovo top di gamma, per problemi che hanno portato in diversi casi all’esplosione della batteria, ha avuto un effetto tsunami sui conti del settore mobile, dove l’utile operativo è crollato del 96% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, attestandosi a 100 miliardi di won, pari a 88milioni di dollari. I profitti operativi totali scendono del 30% a 5.200 miliardi di won, pari a 4,1 miliardi di euro, mentre i ricavi scendono del 7,5% per attestarsi a quota 47.820 miliardi di won. Gli utili netti hanno registrato un calo del 17%, a 4.400 miliardi di won, pari a circa 3,9 miliardi di euro.
A pesare sui conti sono tra le altre cose anche i costi supplementari da attribuire al ritiro del phablet, che nelle intenzioni della casa Sud coreana avrebbe dovuto sfidare il nuovo iPhone 7 di Apple, mentre la compagnia si prepara ad affrontare anche i costi legali della class action intentata per chiedere un risarcimento. dai consumatori che avevano acquistato un Note 7.
Per rialzarsi dopo questa caduta Samsung pensa anche a rinnovare i propri vertici: è infatti entrato nel cda dell’azienda J.Y. Lee, 48 anni, figlio del capofamiglia Lee Kun-Hee, la cui guida del gruppo si è fatta via via più debole a seguito di un infarto nel 2014. Già a capo di Samsung Electronics, J.Y. Lee sarebbe ora destinato a ottenere crescenti responsabilità nel gruppo, fino ad assumerne la guida.
Quanto all’inchiesta interna sui problemi tecnici del Galaxy Note 7, in occasione della presentazione dei conti il co-ceo J.K.Shin ha sottollineato: “Stiamo indagando su ogni cosa, inclusa la batteria, l’inchiesta è aperta a tutte le possibilità. Stiamo cercando di capire se ci sono stati errori anche in altre parti Potrebbe trattarsi di una batteria o di altro”.
Nonostante i risultati negativi dell’ultimo quarto di anno, in ogni caso, Samsung rimane ancora leader del mercato globale degli smartphone, con Apple che si avvicina, in un contesto in cui entrambi i giganti perdono quote di mercato. A evidenziarlo sono i dati preliminari di Idc e Strategy Analytics.
Nel terzo trimestre 2016, secondo Idc, sono stati consegnati nel mondo quasi 363 milioni di telefonini (esclusi i Note 7 oggetto del richiamo), un incremento dell’1% rispetto a un anno fa. Leggermente più alte le stime di Strategy, che indicano 375 milioni di unità consegnate (+6% in un anno). In questo quadro Samsung conta sul 20% delle consegne (-13,5% in un anno), seguita da Apple al 12% (-5,3% in un anno).Al terzo posto Huawei, con il 9,3% (+23%), poi Oppo, molto popolare in Cina, India e mercati emergenti, al 7% (+121,6%) e Vivo al 5,8% (+102,5%).