Quella appena portata a termine da Samsung negli Stati Uniti è la più importante acquisizione mai messa a segno da un’azienda sud-coreana all’estero. L’azienda ha infatti raggiunto l’accordo per rilevare, in un’operazione dal valore complessivo vicino agli 8 miliardi di dollari, quindi 112 dollari per azione, la società statunitense Harman international Industries, gruppo specializzato nell’elettronica per l’automotive. Grazie a questo takeover Samsung potrà contare su “una significativa presenza in un vasto settore in crescita rapida – si legge in una nota della società – particolarmente nell’elettronica applicata all’automotive che è una priorità strategica del gruppo”.
Con questa mossa portata a termine nello scacchiere internazionale Samsung dimostra di voler reagire in fretta alla grave battuta d’arresto subita con il “caso Galaxy Note 7”, lo smartphone ritirato dal mercato dopo che in diversi casi si era verificato l’incendio della batteria.
“Harman è perfettamente complementare in termini di tecnologie, prodotti e soluzioni – afferma Kwon Oh-hyun, vicepresidente di Samsung – e unire le forze è una naturale estensione della strategia dell’automotive che è stata perseguita per diverso tempo”. L’accordo è il primo siglato dall’ingresso nel board come vice presidente di Lee Jae-yong, terza generazione delle famiglia fondatrice.
Circa il 65% delle vendite annuali da 7 miliardi di dollari di Harman sono relative all’automotive, con portafoglio ordini a fine giugno di 24 miliardi di dollari. Il mercato delle “tecnologie di connessione dell’auto” è stimato in crescita fino a superare i 100 miliardi di dollari nel 2025. In questo campo Harman ha una posizione di leadership, con oltre 30 milioni di vetture equipaggiate con i suoi sistemi.