Samsung prevede un calo di profitti per per il terzo quarter dell’anno, l’ennesimo trimestre di seguito caratterizzato dal segno meno. Le cause, come riporta il Financial Times, sono da attribuire a un calo dei prezzi dei chip di memoria, a cui bisogna aggiungere segnali che preannunciano una svolta nel ciclo di vita delle schede. I margini operativi sono infatti crollati del 56% a 7,7 trilioni di won coreani (circa 6,4 miliardi di dollari) nel periodo che va da luglio a settembre 2019, meglio comunque delle attese: 6,9 trilioni di dollari secondo gli analisti citati da Bloomberg. Le vendite, ha fatto sapere l’azienda che nei prossimi giorni fornirà maggiori dettagli, sono calate del 5,3% a 62 trilioni di won.
La crisi dei chip di memoria
Più della metà dei margini operativi provengono dalla produzione e vendita di chip, i cui prezzi hanno continuato a contrarsi nel corso del 2019. Anche la concorrente americana, Micron Technology, sembra aver accusato il colpo, adducendone i motivi alle incertezze economiche che attraversano il mercato globale. Per gli analisti la diagnosi è netta: si è arrivati al termine del ciclo di vita di questo genere di prodotti, ma la revisione dei prezzi è attualmente impossibile a causa delle trade war in atto. “Gli inventari si esauriscono in fretta, man mano che aumenta la domanda in seguito all’abbassamento dei prezzi”, nota Song Myung-Sup di Hi Investment & Security. “L’aumento della domanda di chip di memoria l’anno prossimo è destinata a superare la crescita della capacità produttiva”, precisa l’analista.
Il vantaggio su Huawei e la collaborazione con Apple
Non tutte le guerre dei dazi vengono per nuocere però. Quella tra Trump e la Cina, che sta pesantemente danneggiando i device Huawei, rappresenta per Samsung l’occasione di rafforzarsi sul fronte degli smartphone Android. Al tempo stesso, il lancio dei nuovi iPhone sta portando a Seul una sempre maggiore richiesta di forniture da parte di Apple di schermi Oled, che dovrebbe spingere il produttore – l’annuncio ufficiale è atteso prossimamente – a investire 13 trilioni di won in questo business.