I CONTI

Samsung, utili record a 10 miliardi. Traina la domanda di chip

Negli ultimi tre mesi del 2021 il colosso sudcoreano ha registrato profitti in salita del 53%. Fatturato a 207 miliardi, +18%. Il gruppo continuerà a investire nella produzione di semiconduttori per rispondere alla domanda globale che si prevede in forte aumento

Pubblicato il 27 Gen 2022

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Vola l’utile operativo di Samsung. Nell’ultimo trimestre del 2021 il valore è aumentato di oltre il 53% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, raggiungendo i 13.870 miliardi di won (circa 10,2 miliardi di euro), un vero e proprio record per il gruppo sudcoreano, che ha beneficiato dei prezzi elevati dei semiconduttori e della forte domanda mondiale. Fattori che hanno spinto il fatturato complessivo a quota 279.600 miliardi di won (207 miliardi di euro) con un balzo del 18% rispetto al 2020. I ricavi nel quarto trimestre hanno raggiunto i 76.570 miliardi di won in linea con la guidance indicata (75 mila-77 mila miliardi).

L’utile operativo è stato il più alto dal quarto trimestre dal 2017, una performance che la società ha attribuito alla solida domanda di chip di memoria per computer e alla produzione a contratto di chip. Anche il fatturato per il periodo rappresenta un record trimestrale, ed è dovuto principalmente all’aumento delle vendite di prodotti finiti, inclusi smartphone, Tv ed elettrodomestici. Secondo il gruppo il merito è stato della capacità, rivelatasi essenziale specialmente durante il periodo pandemico, di fare affidamento sulle vendite sia di parti sia di prodotti finiti.

Le mosse per il futuro: Samsung punta sulle fonderie

Nell’analizzare i risultati, Samsung ha annunciato che aumenterà la produzione di componenti chiave nel 2022 in quanto prevede una più ampia ripresa globale della domanda di prodotti tecnologici. Ma la società ha anche affermato che “è probabile che le sfide associate a problemi di fornitura e Covid-19 persistano“. Samsung ha affermato che la domanda per i suoi chip di memoria utilizzati nei server continuerà probabilmente a crescere nel 2022 a causa dell’aumento degli investimenti nell’Ict, del rilascio di nuovi processori per computer e dell’affermazione dei dispositivi mobili abilitati alla connessione 5G.

Da una parte, Samsung si è consolidata come attore dominante nell’ambito dei chip di memoria utilizzati per archiviare i dati negli smartphone, dall’altra sta anche cercando di espandere la sua presenza nel mercato delle fonderie, attraverso logiche di produzione a contratto di chip progettati da altre aziende. Un segmento dove a farla da padrone sono i chip logici, che generano margini più elevati e rispetto ai quali Samsung si aspetta una domanda in continua crescita nei prossimi anni. A trainarla saranno le tecnologie emergenti, a partire dalle comunicazioni mobili 5G, delle applicazioni di intelligenza artificiale e dalle piattaforme per la guida autonoma. Per la sua attività di fonderia, Samsung prevede che la fornitura rimarrà “stretta” nel 2022 a causa dell’espansione dei servizi 5G, della solida domanda di elaborazione ad alte prestazioni e del crescente outsourcing da parte dei produttori di dispositivi.

La prima operazione di rilievo in quest’ambito sarà la costruzione di una fabbrica di semiconduttori da 17 miliardi di dollari nei pressi di Austin, in Texas. Annunciata a novembre, la struttura aumenterà la sua produzione di chip high-tech e migliorerà anche la resilienza della catena di approvvigionamento.

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