“La mole dei dati generati dalle aziende è in crescita esponenziale e sempre più ci si domanda come si possa ottenere del valore da tutti questi dati. Noi di Microstrategy abbiamo la soluzione”. Carlo San Martino, Sales Director per l’Italia, svela a Corcom la strategia che ha portato l’azienda americana a coniare il motto “no data left behind”. “Siamo da sempre impegnati nell’integrazione e nella certificazione di tutte le possibili sorgenti dati. La nostra mission – puntualizza il manager – è salvaguardare l’investimento dei clienti consentendo loro di ottenere velocemente informazioni preziose per il loro business”.
San Martino, qual è la vostra forza?
MicroStrategy ama definirsi il principale player pubblico indipendente nel campo della Business Intelligenge (BI); pubblico perché quotato al Nasdaq, ma indipendente in quanto non siamo mai stati acquisiti dai vari mega vendor. Questo ci costringe ad essere sempre all’avanguardia in modo da poterci proporre come alternativa “Best of breed” relativamente alla BI per chi cerca il meglio e non il singolo fornitore che copra tutte le aree operative dell’azienda.
Come si sta evolvendo il mercato della business intelligence?
La BI negli ultimi anni ha visto un’evoluzione nel modo di analizzare dati da parte degli utenti che è stata resa possibile dalla sempre maggiore potenza di calcolo dei device che abbiamo a disposizione. Ciò ha reso possibile la nascita di nuove declinazioni della BI come il Mobile o il Data Discovery. A tal proposito l’approccio di MicroStrategy è sempre stato quello di sviluppare i propri prodotti internamente per garantire ai clienti la perfetta integrazione della nostra piattaforma. Sul Mobile in particolare siamo stati tra i pionieri e ancora oggi la nostra piattaforma per lo sviluppo di app mobile è riconosciuta dagli analisti come leader nel nostro segmento di mercato. Diverso il percorso che abbiamo seguito sul Data Discovery dove abbiamo reagito alla comparsa sul mercato di soluzioni della concorrenza. In questo caso, lo sviluppo in house senza fare shopping sul mercato ha avuto impatto sulle tempistiche, ma proprio in questi giorni, Barc tra i principali analisti di settore, ci ha classificati in prima posizione tra le soluzioni per il Data Discovery nel loro report “Barc Score Data Discovery”. L’ultima frontiera oggi è rappresentata dalle soluzioni di AI come lo smartbot che sarà presentato da Innaas al nostro Symposium di Roma del 5 luglio o la soluzione basata su Alexa di Amazon di cui avremo una demo allo stand dei nostri servizi professionali.
Cosa è possibile fare in dettaglio con le vostre soluzioni?
MicroStrategy è una piattaforma Enterprise che integra tutte le possibili espressioni della BI, dal Reporting tradizionale al Dashboarding al Mobile e al Data Discovery. Disponibile sia con installazione on Premise sia in Cloud, la nostra soluzione può essere facilmente adottata da piccole aziende o da dipartimenti all’interno di un’impresa, ma può scalare facilmente in ambiti con decine di migliaia di utenti. Il fatto di essere una piattaforma basata su uno strato semantico, tecnicamente chiamato Metadata, ci consente questa flessibilità garantendo la cosiddetta “single version of the truth” indipendentemente dal numero di progetti e dal numero di utenti, consentendo di far crescere la fiducia nel dato che è fondamentale per la diffusione di uno strumento come il nostro in ambito aziendale.
Come si integrano i temi della privacy e della sicurezza informatica nelle vostre soluzioni?
La sicurezza è critica per molti nostri clienti e spesso è indispensabile per l’avvio di progetti che coinvolgono dati sensibili. Per questo MicroStrategy ha lanciato sul mercato Usher. Usher è una soluzione di Mobile Identity, interamente sviluppata da noi, che si pone come alternativa digitale a chiavi, badge, token e password. Originariamente sviluppato per gestire l’accesso a MicroStrategy, è ora un prodotto a sé stante che può essere usato dalle organizzazioni per tutte le applicazioni dove è importante il concetto di Identity, sia dei dipendenti che dei clienti. Rispetto ad altre soluzioni analoghe, il grosso vantaggio di Usher è la convergenza degli accessi fisici e logici in un unico strumento. Usher può anche utilizzare il Gps del dispositivo o interagire con beacon presenti in un edificio per implementare regole autorizzative di geofencing o di timefencing. Negli ultimi mesi stiamo avendo grande riscontro con questa tipologia di soluzioni in vari settori, anche a causa delle forti regolamentazioni sulla gestione di dati sensibili.