Arrivano le linee guida firmate dai ministri dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, e della Salute, Roberto Speranza, con le indicazioni per accedere agli investimenti destinati a due misure del Piano complementare al Pnrr.
Si tratta delle iniziative di ricerca per tecnologie e percorsi innovativi in ambito sanitario e assistenziale e la realizzazione dell’ecosistema innovativo della salute.
Ricerca sulle tecnologie per la sanità digitale
La misura “Iniziative di ricerca per la salute”, di competenza del Mur, prevede di finanziare, con 500 milioni di euro, programmi di ricerca con l’obiettivo di mettere a sistema in chiave innovativa il potenziamento della ricerca sulle tecnologie abilitanti in ambito sanitario per migliorare la diagnosi, il monitoraggio, le cure assistenziali e riabilitative di determinate comunità di riferimento.
La misura verrà attuata attraverso quattro grandi iniziative – per le quali si prevede un finanziamento tra 75 e 150 milioni di euro ciascuna – basate, per esempio, su robotica e strumenti digitali, monitoraggio a distanza, reingegnerizzazione dei processi, data mining.
“Da diversi mesi stiamo lavorando in modo trasversale con il ministero della Salute per creare sinergie di lungo periodo e possibilmente strutturali fra i programmi, anche di finanziamento, di competenza dei due dicasteri”, ha dichiarato il ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa. “Con queste linee guida poniamo le basi affinché le misure finanziate siano totalmente complementari, con ricadute estremamente positive e stabili per i territori”.
L’ecosistema innovativo della salute
L’Ecosistema innovativo della salute, di competenza del ministero della Salute con un finanziamento di 80 milioni di euro da ripartire tra quattro iniziative, punta a realizzare reti clinico-transnazionali di eccellenza per potenziare la ricerca biomedica nazionale, in grado di mettere in comune le competenze esistenti.
“Mai come in questo momento abbiamo avuto consapevolezza dell’importanza della ricerca e dell’innovazione, per avvicinare l’assistenza sanitaria ai cittadini”, ha affermato il ministro della Salute, Roberto Speranza. “Miriamo a potenziare la ricerca e lo sviluppo tecnologico, mettendo in rete le nostre migliori competenze”.
Focus su Mezzogiorno e pari opportunità
Le linee guida definiscono gli elementi caratterizzanti delle due misure e indicano procedure e criteri di selezione che dovranno essere considerati nella definizione dei bandi di dettaglio. Per entrambe le misure verrà destinato almeno il 40% degli investimenti per le otto regioni del Mezzogiorno.
Inoltre tutti i progetti, le iniziative e le manifestazioni di interesse dovranno coinvolgere e attrarre i giovani e comprendere un piano operativo per la promozione delle pari opportunità di genere, prevedendo che il 40% del personale assunto a tempo determinato sia donna e che il 40% delle borse di dottorato che saranno previste sia assegnato a ricercatrici.
Il piano complementare al Pnrr
Il governo italiano, accanto alle sovvenzioni e ai fondi stanziati dall’Unione europea, ha destinato al piano di lavoro per la ripresa ulteriori 30,6 miliardi per finanziare tutti i progetti ritenuti validi per la ripartenza nazionale e non coperti da sovvenzioni e prestiti del Recovery and resilience facility (Rrf).
In un’ottica di approccio integrato, alle opere finanziate dal Piano complementare verranno applicate le stesse procedure abilitanti di quelle del Rrf.
Le misure del Piano complementare toccano le seguenti aree: Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo; Rivoluzione verde e transizione ecologica; Infrastrutture per una mobilità sostenibile; Istruzione e ricerca; Inclusione e coesione; Salute.