SICUREZZA INFORMATICA

Sanremo cede il palco alla campagna anti-cyberbullismo

La campagna, promossa dalla Polizia italiana, punta a un uso consapevole del web. Tappa nella città ligure in occasione del Festival della canzone per poi proseguire in altre città

Pubblicato il 18 Feb 2014

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E’ iniziata da Roma la più importante e imponente campagna educativa itinerante mai stata realizzata da un Organismo di Polizia, e non solo in Italia, in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, sulla sensibilizzazione e prevenzione sui rischi e pericoli dei social network e del Cyber bullismo.

Si chiama “Una vita da social”, la campagna educativa itinerante promossa dalla Polizia italiana e finalizzata ad un uso consapevole e senza rischi del web. Farà tappa a Sanremo nella settimana del Festival della canzone italiana e poi proseguirà in altre città italiane. Gli operatori della Polizia di Stato e delle aziende, attraverso un truck di 18 metri allestito con un’aula didattica multimediale con postazioni internet, fino al 22 febbraio, dalle 9 alle 18 in piazza Colombo, svolgeranno incontri, con un linguaggio semplice ma esplicito adatto a tutte le fasce di età, con studenti, genitori, insegnanti e società civile. Numerosi gli ospiti che daranno il loro contributo di esperienza social: ieri gli incontri sono stati inaugurati dal conduttore del festival Fabio Fazio che si è intrattenuto a lungo con i ragazzi di una scuola superiore della citta’.

“La Polizia di Stato da oltre dieci anni è fortemente impegnata nei progetti educativi su questi temi – ricorda Pasquale Zazzaro, questore di Imperia – tuttavia con il progetto itinerante una vita da social ci siamo posti l’obiettivo di raggiungere con la formazione anche gli adulti, che svolgono un ruolo determinante nel garantire che l’esperienza di utilizzo del web da parte dei ragazzi sia una grande opportunità. Grazie alle attività di formazione abbiamo visto una crescita della consapevolezza che difendersi è possibile, sono cresciute le denunce, è cresciuta la percezione che ciascuno è responsabile di ciò che compie in rete e anche un gesto fatto per scherzo può avere conseguenze serie.”

La campagna educativa, realizzata in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, mette per la prima volta insieme alla polizia aziende come Facebook, Fastweb, Google, H3G, Libero, Microsoft, Telecom Italia, Norton by Symantec, Skuola.net, Vodafone, Virgilio, Wind e Youtube e Consorzio Gruppo Eventi, con un solo grande obiettivo: “rendere la rete sempre più sicura dopo i gravissimi recenti episodi di cronaca culminati con il suicidio di alcuni adolescenti ed il dilagante fenomeno del cyber bullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto della rete”.

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