Social media, second screen e streaming sempre più mainstream per l’ascolto della musica. Anche il pubblico di Sanremo, tipicamente “adulto”, si sta avvicinando in maniera sempre più significativa ai social media e allo streaming. Lo confermano i dati rilasciati da Fimi, la federazione dei discografici, secondo cui i brani vincitori di Sanremo (Francesco Gabbani, ma anche Fiorella Mannoia) sono in testa alle classifiche Top of the Music delle canzoni più vendute, quelle più ascoltate in streaming e nella top ten delle radio di Earone.
“Grazie alla diffusione di massa degli smartphone di fatto chiunque, anche con competenze digitali di basso livello ed un età non proprio da millennial è in grado di interagire con piattaforme come Facebook, Twitter e ascoltare brani in streaming, tramite un app, senza grandi difficoltà” dice Enzo Mazza, presidente Fimi. Il 68% degli italiani ascolta musica tramite un device mobile e percentuali elevate si rilevano anche tra i 45 e 65 anni. Lo streaming video, secondo Ipsos Connect, è utilizzato oggi in Italia dall’89% degli utenti di internet per guardare video musicali.
Se negli anni sessanta i 45 giri di Sanremo spopolavano nei giorni seguenti sui vari giradischi portatili (le famose fono valigie), oggi – specifica Mazza – è uno smartphone in tasca a fare da player musicale con la possibilità di riascoltare i brani del Festival, grazie agli accordi tra case discografiche e piattaforme come Spotify, Tim Music ed Apple Music.
Una recente ricerca di Edelman ha rilevato che il 56% degli italiani si fida “di una persona come loro”. E il passaparola dell’era social “fa il resto – dice Mazza -, anche su Sanremo, con voto popolare tramite televoto che ribalta le previsioni, spinge Gabbani alla vittoria e lo incorona re del mercato discografico post Festival”.