LA VISION

Santoni, Confindustria Digitale: “Pnrr occasione irripetibile, prossimi mesi saranno cruciali”

Come anticipato da CorCom, l’Assemblea dell’associazione ratifica la nomina del nuovo presidente, che annuncia: “Il Piano servirà a recuperare il ritardo d’innovazione accumulato nell’ultimo decennio”. Massimo Sarmi alla videpresidenza

Pubblicato il 20 Ott 2021

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Sarà una presidenza focalizzata sul Pnrr quella di Agostino Santoni, neoeletto presidente di Confindustria Digitale. Santoni succede a Cesare Avenia giunto alla fine del suo mandato. Come vicepresidente vicario è stato eletto Massimo Sarmi, attuale presidente di Asstel.

“Il Piano è un’occasione unica e irripetibile per recuperare il ritardo d’innovazione accumulato nell’ultimo decennio, che ha minato le capacità competitive e di crescita della nostra economia – ha evidenziato Santoni –  Ora è il momento di accelerare: nei prossimi mesi la Federazione sarà fortemente impegnata a supporto dei piani di investimento varati dal Governo, con una grande attenzione a favorire la modernizzazione del Paese in chiave digitale, inclusiva e sostenibile”.

“Gli obiettivi del Pnrr si devono coniugare con gli obiettivi strategici dell’Ue e in questo quadro sarà essenziale un ruolo più incisivo del nostro Paese nel contribuire a determinare il quadro delle regole del mercato unico digitale – spiega  Santoni – Confindustria Digitale sarà perciò  portatrice di stimoli e proposte affinché l’Europa si doti di un modello di regolamentazione che coniughi protezione dei diritti fondamentali dei cittadini a un forte sostegno all’innovazione”.

“Tra le priorità del mandato presidenziale per il prossimo biennio vi sarà anche la proposta di politiche a sostegno dello sviluppo e innovazione dell’ecosistema industriale del settore Ict, con particolare focus sul comparto delle start up e dell’open innovation, dalla cui vitalità dipende il futuro digitale del Paese”, conclude Santoni.

Agostino Santoni vanta una lunga esperienza manageriale nel comparto delle tecnologie e dei servizi digitali avendo ricoperto posizioni di vertice sia in grandi imprese sia nell’ambito delle associazioni categoriali.

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