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Scambio dati fra imprese per facilitare il business: primi passi Europa-Cina



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Avviate le discussioni sul nuovo meccanismo di comunicazione transfrontaliero dopo l’accordo politico dello scorso anno. Si punta a garantire la conformità delle informazioni per accelerare le operazioni commerciali

Pubblicato il 28 ago 2024



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Un meccanismo di comunicazione dedicato ai flussi di dati transfrontalieri tra Europa e Cina. A porre le basi per la sua realizzazione era stato nel 2023 un accordo tra la vicepresidente della Commissione Europea Vera Jourovà e il vicepremier del Paese asiatico Zhang Guoqing – per la parte digitale – e tra il vicepresidente esecutivo Dombrovskis e il vicepremier He Lifeng per la parte commerciale. Sull’onda di quell’intesa si è svolta il 27 agosto la prima riunione informale per definire in concreto il meccanismo, con l’obiettivo di facilitare le attività delle imprese europee in Cina e assicurare la conformità dei loro standard alle norme vigenti a Pechino.

L’accordo tra la Commissione Ue e Xi Jinping

Del tema avevano discusso durante il vertice Ue-Cina del dicembre 2023 anche la presidente della commissione europea, Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, con il presidente cinese Xi Jinping, oltre che nell0ultimo vertice Ue-Cona alla presenza del premier del Paese asiatico, Li Qiang.

La riunione informale

La riunione inaugurale ha di fatto sancito la nascita della prima struttura di cooperazione di questo genere tra le due parti, èd è stata l’occasione, per i rappresentanti europei, di “affrontare le preoccupazioni concrete sollevate dalle imprese dell’UE in Cina – si legge in una nota della Commissione europea – in merito ai flussi transfrontalieri di dati non personali”. I progressi di questo primo summit verranno riesaminati a livello politico nella prossima occasione utile dai vertici istituzionali, e in quella sede si deciderà come proseguire nel percorso grazie al coinvolgimento di tecnici ed esperti europei e cinesi.

L’importanza dello scambio di dati

I flussi di dati, spiega la Commissione Ue, sono essenziali per il commercio: “Una parte significativa dello stock di investimenti diretti esteri UE-Cina dipende dalla capacità delle aziende di gestire i propri dati a livello transfrontaliero – prosegue il comunicato – Questo aspetto è particolarmente rilevante per settori come quello finanziario e assicurativo, farmaceutico, automobilistico e dell’Ict, oltre che per le attività di ricerca e sviluppo”.

Gli ostacoli da superare

Il nuovo meccanismo è la risposta istituzionale alle crescenti incertezze affrontate negli ultimi anni dalle imprese europee in Cina, a partire dall’incertezza nell’interpretazione del concetto di “dati importanti”, definito finora soltanto “in modo vago”. “Le restrizioni al trasferimento transfrontaliero dei dati – spiega ancora la Commissione Europea – sono anche uno dei principali fattori che contribuiscono al calo di fiducia degli investitori europei nei confronti della Cina”.

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