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Schmidt: “Non credere in Google+ l’errore più grande”

Il chairman di BigG ammette: “Non abbiamo saputo anticipare il fenomeno dei social network”. E per il 2014 prevede un consolidamento del boom del mobile e la crescita della “machine intelligence”

Pubblicato il 02 Gen 2014

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Il 2013 è alle spalle e, come spesso accade, è tempo di bilanci. Anche per uno dei top manager di Google. Intervistato da Bloomberg, il chairman Eric Schmidt ha ammesso di aver compiuto un grande errore nella gestione dell’azienda nel 2013, quello di non aver dato il giusto peso alla corsa verso i social network. Nonostante il recente incremento di utenti infatti Google Plus rimane ancora indietro rispetto alla concorrenza di Facebook e Twitter, ma secondo Schmidt ancora non per molto. “In Google, il più grande errore che abbia fatto è stato non anticipare la crescita del fenomeno dei social network – spiega -. Questo è un errore che non commetteremo più. In nostra difesa, stavamo lavorando su molte altre cose, ma avremmo dovuto essere più presenti in quell’area e mi prendo la responsabilità di ciò che è successo”.

Per il 2014 il manager prevede la conferma della “vittoria” del mobile su tutto il resto. Per Google questo sognifica dare la priorità agli smartphone a poi a tutto il resto, pc compresi. Secondo Schmidt la pervasività del mobile si affiancherà alla presenza distribuita della “machine intelligence” mentre, con l’arrivo del fenomeno “big data”, si potrà dare il “la” a nuovi servizi con la capacità di localizzare e “classificare” persone e cambiare “ogni business in tutto il mondo”.

Le previsioni di Schmidt non sono particolarmente circostanziate, né tantomeno il manager è disposto a scommettere su un singolo prodotto Google come invece fece nel 2011, puntando sull’affermazione di Google TV. Il futuro è imperscrutabile ma i trend, assicura Schmidt, sono quelli che detta Mountain View.

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