Le aziende possono usare Twitter o Facebook per le loro comunicazioni al mercato a patto che avvertano gli investitori di quale social media intendono usare per la diffusione delle informazioni. Lo afferma la Sec, la Consob americana.
“La maggiore parte dei social media sono perfettamente idonei per comunicare con gli investitori, ma non se il loro accesso è limitato o se gli investitori non sanno dove andare per avere le ultime informazioni” mette in evidenza la Sec. La Sec si è espressa sull’uso dei social media per le comunicazioni societarie dopo che lo scorso luglio l’amministratore delegato di Netflix, Reed Hastings (nella foto), era finito nell’occhio del ciclone per aver condiviso informazioni via Facebook, mettendo le ali al titolo.
Il 3 luglio scorso, il numero uno di Netflix aveva condiviso su Facebook informazioni relative all’azienda, in particolare scrivendo che per la prima volta a giugno “Netflix ha superato la soglia del miliardo di ore di programmi visti in un mese”. La Sec aveva aperto un’inchiesta, e sull’onda dell’incidente è montata la richiesta da parte delle aziende Usa di allargare le maglie sulla comunicazione aziendale tramite social media. Di qui l’approfondimento della Sec, secondo cui la comunicazione finanziaria tramite social network non deve tagliare fuori nessuno degli investitori e devono essere pubbliche per non discriminare nessuno limitando le informazioni a fasce particolari di utenza. Hastings si è difeso dicendo che potendo contare su 200mila follower su Facebook la notizia era “più che pubblica”.
Lo scorso dicembre la Sec aveva paventato l’ipotesi di accusare formalmente Hastings. Ma dopo un esame durato diversi mesi è giunta alla conclusione che l’uso dei social media va bene, ma con alcune restrizioni. “Le aziende possono usare social media come Facebook e Twitter per annunciare informazioni importanti in linea con la Regulation Fair Disclousure” e a patto che “gli investitori siano stati allertati su quale social media sarà usato per comunicare tali informazioni” dice la Sec, sottolineando che l’esame condotto conferma che la Regulation Face Disclosure si applica ai social media e agli emergenti mezzi di comunicazione usati dalle società quotate nello stesso modo in cui applica per i siti delle società.
Lo scorso 4 marzo la Consob ha aperto un’inchiesta sulla fuga di notizie scatenata da Gad Lerner, che su Twitter ha anticipato la chiusura dell’operazione di vendita di La7 a Urbano Cairo.