SICUREZZA

Security, allarme Android: l’app Prisma “risucchia” dati personali

Individuata su Google Play una serie di applicazioni “tarocche” contenenti trojan in grado di inviare informazioni dell’utente a un server proprietario. Effettuata la rimozione dallo store, ma i download hanno già toccato quota 1,5 milioni

Pubblicato il 04 Ago 2016

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I ricercatori Eset, produttore di software di sicurezza digitale, hanno individuato su Google Play finte app Prisma di diversi tipi, alcune delle quali contenevano pericolosi Trojan Downloader in grado di inviare le informazioni del dispositivo a un server di comando e controllo, sottraendo informazioni riservate dell’utente. Dopo la segnalazione di Eset, il team di sicurezza di Google Play ha prontamente rimosso dallo store ufficiale di Android le false applicazioni, che avevano però già raggiunto oltre un milione e mezzo di download da parte degli utenti.

La maggior parte delle false app Prisma che sono state trovate su Google Play non avevano funzionalità per modificare le foto, ma erano in grado solamente di mostrare pubblicità o proporre falsi sondaggi che inducevano l’utente a fornire le proprie informazioni personali o ad abbonarsi a falsi e costosi servizi sms. Le app false di Prisma più pericolose erano invece dei Trojan Downloader, identificati da Eset come Android/TrojanDownloader.Agent.GY, che lavoravano dietro le quinte nascondendo le loro icone sul dispositivo, con l’intento di inviare le informazioni del dispositivo a un server di comando e controllo e su richiesta, scaricare moduli aggiuntivi ed eseguirli.

Dato il successo ottenuto da Prisma sulla piattaforma iOS, era prevedibile che questa app sarebbe stata particolarmente attesa dagli utenti di Android. Un piatto appetitoso quindi per i criminali informatici che, sfruttando l’entusiasmo degli utenti, hanno immesso su Google Store le false app di Prisma prima del rilascio ufficiale della versione per i dispositivi Android, utilizzando icone, nomi e immagini simili all’app originale, oltre che false recensioni. Lo stesso è successo poco tempo fa con le false app di Pokemon Go e di GTA 5, oltre che di My Talking Angela, Dubsmash e Subway Surfers, che sono state precedute da imitazioni che contenevano dei porn clicker.

Tentare di scaricare un’app famosa prima che venga rilasciata ufficialmente è quindi una pessima idea, in quanto la probabilità di scaricare un’app originale è davvero minima, mentre il rischio di scaricarne un’imitazione pericolosa è altissimo. E questo è vero persino effettuando il download da Google Play, pur con tutti i meccanismi di sicurezza messi in campo da Google.

Gli esperti di Eset ricordano le regole di base per scaricare le applicazioni evitando di incappare nella trappola dei cyber criminali: scaricare solamente da fonti attendibili, controllare le recensioni degli utenti e concentrarsi sui commenti negativi tenendo a mente che quelli positivi potrebbero essere stati creati ad hoc, leggere i termini e le condizioni dell’app, concentrandosi in particolare sui permessi richiesti, utilizzare una soluzione di sicurezza mobile efficace.

Nel caso poi si tratti di una app molto attesa, è importante verificare attentamente il nome dell’app e quello dello sviluppatore, che devono corrispondere esattamente a quelle originali.

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