SAN FRANCISCO – “L’informazione sta potenziando gran parte dell’economia e la portata della tecnologia si è evoluta al punto da estendersi a tutti i business e alla società tutta. Un tempo i dipartimenti IT erano un centro di costo. Ora, sono un fattore chiave del business. Le aziende stanno riprogettando il modo in cui fanno business come parte del loro viaggio verso il cloud. L’IT è utilizzato per crescere in ogni campo. Stiamo assistendo ad una crescita incredibile, ma siamo chiaramente ancora nella fase iniziale”. Con queste parole Diane Greene, ceo di Google Cloud ha aperto i lavori dell’edizione 2018 di GoogleNext l’evento annuale di Google dedicato al cloud. in corso al Moscone Center di San Francisco.
Davanti a una platea di migliaia di persone, tra manager, decision maker, professionisti dell’IT e partner (20mila gli iscritti alla tre giorni che si concluderà il 26 luglio), la manager ha fatto il punto sulle iniziative degli ultimi mesi ma soprattutto sugli obiettivi prossimi venturi dell’azienda. “Google è ciò che definirei un’azienda moderna. Il business di Google è l’informazione e, quindi, Google Cloud è stato creato per raccogliere le informazioni in modo efficiente, organizzarle e restituirle in maniera intelligente. Ed è ciò di cui ogni azienda ha bisogno per guidare la propria sovrabbondanza di informazioni”. Ma la sfida vera, quella che vedrà inevitabilmente impegnate le aziende e la stessa Google sarà quella della sicurezza. “Di qui a fine anno i riflettori saranno puntati su intelligenza artificiale e la sicurezza, settori in cui Google già investe pesantemente. Perché? Perché siamo convinti che la sicurezza sia la preoccupazione numero uno e l’AI l’opportunità numero uno”.
La manager ha ricordato che lo scorso marzo l’azienda ha svelato 20 “advancements” in tema di security e altri 10 fra prodotti e servizi sono stati svelati proprio nella settimana a ridosso con la terza edizione del GoogleNext. La spinta su questa tipologia di attività ha fruttato a Google il riconoscimento, da parte di Forrester, di azienda leader nelle piattaforme native cloud sicure.
Per quel che riguarda l’intelligenza artificiale “è integrata in tutto ciò che facciamo”, ha puntualizzato Diane Greene. Si va dalla gestione energetica dei data center a BigQuery fino a Gmail. “Ora stiamo lavorando – ha annunciato la manager – per rendere più facile per chiunque incorporare il potere dell’AI . Nell’ultimo anno abbiamo introdotto la generazione dei modelli di apprendimento automatico, AutoML, e oggi ne annunciamo le nuove versioni”.
È il settore dell’healthcare quello in cui si intravedono le maggiori opoportunità di crescita in tema di cloud: in occasione di GoogleNext è stata annunciata la partnership con il National Institute of Health “per rendere più facile l’accesso e l’analisi ai dati biomedici che, siamo convinti, accelereranno gli sforzi per l’individuazione di terapie e trattamenti per la cura delle malattie”, ha detto Greene specificando però che “quello della sanità è solo uno dei settori che può beneficiare dalle innovazioni a firma Google nel cloud”.
Parte del successo dell’azienda è dovuto, ci tiene a puntualizzare la numero uno di Google Cloud, al cosiddetto “modello engineer-to-engineer”. Nell’ultimo anno Google ha triplicato il numero degli ingegneri che lavorano direttamente con i clienti. E di fatto oggi la relazione con il cliente è gestita più dagli ingegneri che dai responsabili delle vendite.
Determinante il ruolo delle partnership e fra i partner strategici che si sono aggiunti alla “squadra” nell’ultimo anno Greene ha citato Sap e Cisco, ma anche Accenture e Deloitte.