LA VERTENZA

Selex Es, i sindacati: “Aprire tavolo al Mise”

Oggi sciopero di 4 ore dei dipendenti contro il piano industriale. Marco Bentivogli (Fim): “Utilizzare contratti di solidarierà per scongiurare gli esuberi”

Pubblicato il 11 Giu 2013

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Adesione pressoché totale allo sciopero di 4 ore proclamato in tutta Selex Es che occupa in Italia circa 12.000 dipendenti. Lo annuncia un comunicato della Fim Cisl secondo cui la partecipazione allo sciopero è stata la risposta migliore al piano di gestione “esuberi” proposto dall’azienda che vede oltre 1938 persone in Cigs a zero ore.

“La mobilitazione di oggi ha lo scopo di costruire un gruppo con un piano industriale forte e che curi non solo la sua sostenibilità industriale e finanziaria, ma anche le persone e le competenze – spiega il segretario nazionale Fim Cisl Marco Bentivogli – La Fim Cisl ritiene che si possa riaprire un confronto solo su basi nuove che contemplino l’utilizzo dei contratti di solidarietà che sono del tutto compatibili con le problematiche di Selex Es, per quanto riguarda i programmi qualificanti in cui è decisivo il ruolo delle istituzioni. La Fim Cisl chiede che venga aperto un tavolo presso il Ministero dello Sviluppo Economico che assicuri profondità nei programmi di modernizzazione digitale del paese”.

Lo scorso 29 maggio sindacati e azienda aveva raggiunto un’intesa di massina sul piano industriale ma non sul fronte esuberi e Cigs. Ieri una nota congiunta Fiom-Fim segnalava “l’incongruenza tra il percorso presentato dall’azienda il 6 giugno 2013 e tutto ciò che era stato discusso nei precedenti incontri e suggerito dalle Rsu (riduzione numero dirigenti, riduzione contratti di consulenza, ecc. ecc.). Le rappresentanze sindacali intendono “sensibilizzare l’azienda a favore dell’utilizzo di strumenti con impatto economico ridotto su tutti i lavoratori (diretti, indiretti, full-time, part-time) in alternativa a quelli indicati ad oggi; e a favore del taglio dei costi superflui relativi a parco auto, trasferte annuali indiscriminate, super-consulenze, penalizzazione dei responsabili degli sprechi e altro”.

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