Il piano di ristrutturazione varato nel 2013 da Selex Es, la società che riunisce le attività di elettronica della Difesa del gruppo Finmeccanica, prevedeva in tutto 1.145 esuberi. Di quei lavoratori oggi ne rimangono in bilico 194, che sono in solidarietà e che vedranno scadere queste misure a luglio. A darne notizia è IlSole24ore, che riporta dell’incontro di ieri tra azienda e sindacati per verificare lo stato di attuazione della procedura di ristrutturazione aziendale.
Al tavolo si è parlato anche della chiusura di 27 sedi che era stata decisa nel 2013, di cui oggi ne risultano effettivamente chiuse 24. Nei prossimi mesi la procedura verrà portata a termine, è emerso dall’incontro, per centrare l’obiettivo di arrivare a 16 siti attivi complessivamente.
Sul tavolo rimangono anche, al di là dell’attuazione in fieri del piano del 2013, le aspettative per gli effetti sulle attività dell’elettronica della Difesa del nuovo piano industriale firmato dal nuovo amministratore delegato di Finmeccanica, Mauro Moretti.
In attesa che il quadro si componga definitivamente, per i 194 lavoratori in solidarietà inizia a prospettarsi la possibilità di una proroga della misura, anche se ieri Fim, Fiom e Uilm non sarebbero ancora entrati nel merito. “Sarà decisivo – ha dichiarato al Sole24ore Pino Russo della Uilm – il programma di investimenti che il nuovo Ad di Finmeccanica, in continuità con il piano del 2013, metterà in atto sui siti che resteranno operativi”.