FINMECCANICA

Selex Es, Rossi (Toscana): “Rifiutiamo il piano esuberi”

Il governatore boccia la riorganizzazione annunciata dalla società, che penalizza diversi stabilimenti sul territorio regionale, e chiede un incontro al ministro Passera

Pubblicato il 09 Apr 2013

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“Non ci limitiamo a esprimere preoccupazione: questo piano, almeno così come adesso formulato, noi lo rifiutiamo. Soprattutto perché penalizza la Toscana”. Così Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, concludendo l’incontro con i rappresentanti sindacali a proposito del piano di riorganizzazione nazionale presentato da Finmeccanica che riguarda circa 2mila dipendenti e coinvolge diversi stabilimenti toscani, diretti e controllati, di Selex Es (nelle province di Firenze, Pisa, Siena, Arezzo). E’ quanto si legge in una nota.

Rossi ha annunciato che chiederà un immediato incontro a Roma con il ministro Corrado Passera con l’obiettivo di costruire un tavolo nazionale su una vicenda che in tutta Italia riguarda 1.938 esuberi (ancora non è chiaro quanti di questi saranno in Toscana): la Selex Es, società di Finmeccanica, è specializzata in tecnologie elettroniche e informatiche applicate ai sistemi di difesa, all’aerospazio, alla sicurezza e protezione delle informazioni delle infrastrutture e del territorio nonché alla realizzazione di soluzioni “smart” sostenibili.

Criticato con forza il “comportamento antisindacale” tenuto ieri a Firenze “dall’azienda di Finmeccanica che ha impedito a un migliaio di lavoratori, costringendoli sotto la pioggia, di entrare nello stabilimento di Campi Bisenzio per una assemblea”, il presidente Rossi si è anche detto “d’accordo con una richiesta formulata dai sindacati: che i presidenti di tutte le Regioni italiane coinvolte nel piano (e sono ben 11: Friuli, Lombardia, Piemonte, Liguria, Toscana, Abruzzo, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia) si coordino fra loro rispetto a una vicenda non solo italiana ma globale (Selex Es è presente, oltre che in Italia e in Turchia, nel Regno Unito e negli Usa, in Arabia Saudita e in India)”.

Il presidente della regione Toscana, ha poi annunciato, sul piano più politico, una “sua lettera al presidente del Consiglio in merito alla situazione dirigenziale, dopo le note vicende giudiziario-politiche, di questo che è il primo gruppo industriale italiano nel settore delle alte tecnologie e tra i primi dieci player mondiali nell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza”. Alla riunione, insieme all’assessore regionale alle attività produttive Gianfranco Simoncini, hanno partecipato il presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, l’assessore di Palazzo Vecchio Sara Biagiotti, il sindaco di Abbadia Lorenzo Avanzati, l’assessore Giuseppe Forte del Comune di Pisa.

La riorganizzazione di Selex Es è stata annunciata lo scorso 5 aprile e prevede oltre 2.500 esuberi. Lo ha annunciato la neonata azienda dell’elettronica per la difesa controllata da Finmeccanica durante l’odierno incontro con le organizzazioni sindacali per proseguire il confronto sul nuovo piano industriale. Piano che appunto prevede 2.529 esuberi, di cui 1.938 in Italia (su una popolazione aziendale di 12.261 unità produttive) suddivisi in 1.098 indiretti e 840 diretti.

A riferire l’esito dell’incontro è stato il segretario nazionale della Uilm, Mario Ghini, precisando che nei numeri riguardanti l’Italia “sono compresi gli accordi di mobilità già sottoscritti” per “810 dipendenti”.

Resi noti anche i numeri sulla riduzione degli stabilimenti: in “Italia da 48 siti si passerà a 26” entro il 2014, mentre nel Regno Unito “da 16 siti si passerà a 10”, sempre entro il 2014.

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