Saloni di bellezza a bordo dei veicoli, tavoli con schermo touch per la collaborazione in remoto, ristorazione durante il tragitto, distributori automatici remoti, cliniche mobili per l’assistenza sanitaria e aree per trattamenti, e persino flotte di hotel a capsula. Ma anche film in movimento e pubblicità basata sulla posizione geografica. Sono questi i pilastri della Passenger Economy, figlia delle self-driving car del futuro, descritta dall’ultimo studio di Strategy Analytics e Intel. Il rapporto esplora le potenzialità di natura economica che si realizzeranno nel momento in cui i guidatori di oggi diventeranno passeggeri, con il proprio tempo libero da impiegare.
La storia, spiega il report, “ha dimostrato che la tecnologia è il catalizzatore di trasformazioni radicali della società e che le aziende devono adattarsi per non rischiare il fallimento o, peggio, l’estinzione. I nuovi modelli di business digitali, sorti grazie al personal computing, a Internet, alla connettività disponibile ovunque e agli smartphone, hanno dato origine a economie interamente nuove”. E la guida autonoma “avrà gli stessi effetti”, creando una Passenger Economy che destinata a crescere in modo esponenziale, passando da 800 miliardi di dollari nel 2035 a 7mila miliardi nel 2050.
“La tecnologia autonoma favorirà il cambiamento attraverso un’ampia gamma di settori e definirà un nuovo panorama, i cui primi germogli appariranno nel settore business-to-business – afferma il co-autore dello studio Harvey Cohen, presidente di Strategy Analytics -. L’emergere delle opzioni di veicoli senza pilota si manifesterà innanzitutto nei mercati sviluppati e reinventerà i settori della consegna di pacchi e del trasporto su lunga distanza. Questa trasformazione consentirà di colmare la carenza di conducenti in tutto il mondo e rappresenterà i due terzi dei primi ricavi previsti”.
Una spinta a questo maxi-mercato arriverà dall’utilizzo aziendale della Mobility as a Service (MaaS), che potrà generare 3mila miliardi di dollari di ricavi (il 43% di tutta la Passenger Economy). Mentre l’utilizzo da parte dei consumatori della MaaS garantirà una fetta da 3.700 miliardi di dollari di ricavi (il 55% del totale). L’utilizzo sempre maggiore da parte dei consumatori di nuovi servizi e applicazioni innovative, che si affermeranno con l’espansione e l’evoluzione dei servizi dei veicoli senza pilota, si attende che possa generare 200 miliardi di dollari di ricavi.
La guida autonoma permetterà anche di garantire maggiore sicurezza e di evitare numerosi incidenti. Secondo stime prudenziali, 585.000 vite umane possono essere salvate grazie ai veicoli che si guidano da soli nell’era della Passenger Economy, cioè dal 2035 al 2045. E la riduzione dei costi per la sicurezza pubblica correlati agli incidenti stradali ammonterà a 234 miliardi di dollari.
I vantaggi saranno notevoli anche in termini di risparmio di tempo: ci si attende che le self-driving car liberino oltre 250 milioni di ore all’anno, corrispondenti ai tempi che impiegano i pendolari per spostarsi nelle città più trafficate del mondo. Datori di lavoro, complessi di uffici e appartamenti, campus universitari e complessi residenziali, conclude il rapport, offriranno la MaaS come valore aggiunto, per distinguere la loro offerta dalla concorrenza e come parte integrante di un pacchetto retributivo.
Insomma, la guida autonoma appare destinata a garantire affari d’oro e tanti benefici. Non prima però del 2040 cioè quando, prevedono i curatori del rapporto, si affermerà la commercializzazione dei veicoli con funzionamento autonomo.