Renzi spinge sulla semplificazione e l’innovazione. ll Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro per la Semplificazione e la Pubblica amministrazione, Marianna Madia, ha approvato l’Agenda per la semplificazione per il triennio 2015-2017, a norma dell’articolo 24 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, recante “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari”.
Il provvedimento contiene le linee di indirizzo condivise tra Stato, Regioni ed Enti Locali ed il crono-programma delle relative attività “per assicurare l’effettiva realizzazione di obiettivi di semplificazione, indispensabili per recuperare il ritardo competitivo dell’Italia, liberare le risorse per tornare a crescere e cambiare realmente la vita dei cittadini e delle imprese”, spiega una nota di Palazzo Chigi.
L’Agenda punta su cinque settori strategici di intervento: cittadinanza digitale, welfare e salute, fisco, edilizia e impresa. Per ciascuno individua azioni, responsabilità, scadenze e risultati attesi.
“L’Agenda adotta, infatti, una logica di risultato: il successo degli interventi non sarà valutato sul numero delle norme introdotte o eliminate, ma sull’effettiva riduzione dei costi e dei tempi – spiega il governo – Viene, inoltre, garantito il controllo dei risultati che saranno resi accessibili online, assicurando il coinvolgimento costante di cittadini e imprese nella verifica dell’attuazione”.
Tutte le azioni previste saranno accompagnate da un’attività di misurazione dei tempi e degli oneri sopportati da cittadini e imprese. Particolare attenzione sarà riservata alla “percezione” dei risultati, che sarà verificata attraverso rilevazioni di carattere quantitativo (indagini campionarie) e qualitativo (interviste, focus group).
Il Consiglio dei Ministri e la Conferenza unificata verificheranno e aggiorneranno periodicamente l’Agenda.
Tra i progetti chiave quello della cittadinanza digitale per assicurare l’erogazione online di un numero crescente di servizi e l’accesso alle comunicazioni di interesse dei singoli cittadini e imprese direttamente via internet, con tablet o smartphone.
Il fulcro è il pin unico: il governo punta a dotare 3 milioni di utenti con un’identità digitale entro settembre 2015 e 10 milioni entro dicembre 2017.
Per quanto riguarda i pagamenti telematici, l’attivazione da parte di tutte le pubbliche amministrazioni centrali e locali entro il e2016. La fase pilota della marca da bollo online: fase pilota entro dicembre 2015; messa a regime entro dicembre 2016.
Rifelettori anche su welfare e salute. In questo caso l’obiettivo è semplificare gli adempimenti per le persone con disabilità; assicurare a tutti i cittadini la prenotazione delle prestazioni sanitarie per via telematica o per telefono e l’accesso ai referti online o in farmacia. “In questo modo si eliminano file inutili e si riducono costi e perdite di tempo per milioni di italiani”. evidenzia il governo.
Tra le azioni: eliminazione delle duplicazioni nella richiesta delle certificazioni sanitarie per l’accesso ai benefici entro il 2015; prenotazione online e per telefono delle prestazioni sanitarie in tutte le Regioni entro dicembre 2016; accesso ai referti online e in farmacia in tutte le Regioni entro dicembre 2016; accesso on line alla diagnostica per immagini in tutte le Regioni entro dicembre 2017.
Infine, ma non meno importante, il fisco. La dichiarazione dei redditi precompiliata per dipendenti e pensionati partirà entro entro aprile 2015 e quello comprensiva di spese sanitarie entro entro aprile 2016.
Per la presentazione telematica della dichiarazione di successione, bisgnerà attendere il 2017 per la messa aregime mentre la fase di test partirà entro la fine del 2015.